“DI MAGICO CI SONO SOLO IO”: BERLUSCONI PRENDE TEMPO SULLE LISTE DI FORZA ITALIA
E PER PLACARE LE IRE DELLA VECCHIA GUARDIA SCONFESSA ANCHE IL PRESUNTO “CERCHIO MAGICO”
“Di magico in Forza Italia ci sono solo io, che ancora, dopo 20 anni di guerra che mi fanno, sono qui vivo e vegeto, con tanta voglia di combattere per la libertà mia e di tutti”.
Così Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti sul presunto “cerchio magico” che si starebbe stringendo intorno a lui, formato dalla fidanzata Francesca Pascale, dalla fidata senatrice Maria Rosaria Rossi e dal consigliere politico Giovanni Toti.
E che ha scatenato le ire della vecchia guardia del partito, con Denis Verdini pronto a lasciare. Intato l’ex cavaliere prende tempo sulle liste per le europee, mentre Forza Italia è in fibrillazione.
Oggi Vittorio Feltri, a La Zanzara su Radio 24, ritorna sula questione dei nuovi collaboratori e consiglieri che attorniano l’ex cavaliere: “Berlusconi dovrebbe candidare tutti i suoi cinque figli. Si chiamano tutti Berlusconi e li candida uno per ogni circoscrizione: averli tutti in lista potrebbe essere un vantaggio per Forza Italia, il nome gira alla grande e può portare molti voti”.
E assicura che Berlusconi è circondato da un cerchio magico come fu in passato per Umberto Bossi. “Berlusconi -avverte Feltri- sembra Bossi, speriamo con esiti diversi. Vive recluso in casa ostaggio del cerchio magico, e questo non giova nè a lui nè al partito. Dovrebbe cercare di essere più autonomo”.
Quanto alla fidanzata dell’ex premier, Feltri sottolinea: “Non capisco a che titolo parli Pascale, non ha un ruolo, non è dirigente di Fi, ha solo la funzione di fidanzata. Mi sembra non basti per dettare legge in un partito. Dovrebbe stare un pò tranquilla, che tanto qualche lira arriva. Nulla contro di lei, ma pensi a fare la fidanzata e a Dudù”.
Giovanni Toti ha fatto ricorso all’ormai abusata metafora ornitologica per fornire rassicurazioni sull’unità del partito: “In Forza Italia falchi e colombe ve li siete inventati voi, non esistono, al massimo siamo dei colombacci, dei piccioni”.
Toti ha parlato anche di “visioni lunari” circa un presunto cerchio magico attorno al leader di Fi, ha sostenuto che il partito è “unito” ed è “oltre il 20 per cento” e che sia nella lista delle candidature per le europee sia nella composizione del nuovo ufficio di presidenza “non vedo esclusioni clamorose”.
Di rincalzo anche Mariastella Gelmini ha ribadito la leadership del capo: “Una certa informazione si compiace di rappresentare Forza Italia in modo falso e insieme farsesco. Si preferisce dare credito al gossip e ignorare atti e gesti politici. Forza Italia non è una tribù di capi e capetti, ma un partito con una leadership ventennale ogni volta riconosciuta e battezzata alla fonte della democrazia, il voto degli elettori. Al nostro interno non si combattono guerre nè esistono ‘cerchi magici’ per isolare qualcuno di noi, si chiami Verdini o Fitto due protagonisti importanti dei nostri successi”.
Lo stesso Raffaele Fitto, chiamato in causa come alternativa a Berlusconi da quanti vivono con insofferenza l’appartenenza a Forza Italia, ha ribadito la sua fedeltà al partito. E la disposizione a dimettersi dal Parlamento qualora dovesse essere candidato per le europee.
Intanto il presidente del tribunale di sorveglianza di Milano, Pasquale Nobile De Santis ha fissato al 10 aprile l’udienza per la decisione sulla pena che l’ex Cavaliere dovrà scontare a seguito della condanna nell’ambito del processo Mediaset. Servizi sociali o domiciliari.
La scelta che Berlusconi ha proposto ai giudici è quella dei servizi sociali, purchè sia in una delle strutture a lui gradite. Non è, infatti, un mistero che l’ex premier sia “terrorizzato”, riferiscono, dagli arresti domiciliari, una possibilità che lo terrebbe isolato completamente dall’esterno.
Come ‘affidato’, infatti, i movimenti di Berlusconi dovranno essere tutti rigidamente autorizzati, da uno spostamento tra Roma (dove ha fissato la residenza) e Milano, a un incontro politico, a un’intervista in tv.
Ogni volta dovrà presentare una richiesta specifica al magistrato di sorveglianza.
Molto più rigido lo stato di detenuto ai domiciliari, per il quale, col decreto Cancellieri, Berlusconi rischia anche il braccialetto elettronico.
Provvedimento questo che potrà essere evitato soltanto con motivazione scritta del giudice.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply