DORIA, TOCCATA E FUGA TRA GLI ALLUVIONATI: CONTESTAZIONI E INSULTI AL SINDACO
DORIA: “REAZIONI GIUSTIFICATE”… SOSPESI TASI, IMU E TARI
Urla, insulti, ma anche appelli e richieste circostanziate.
Ma a lasciare il segno sono le parolacce, la contestazione aperta dei genovesi alluvionati contro il sindaco di Genova, Marco Doria, che oggi a sorpresa ha fatto un sopralluogo nelle zone alluvionate del Quadrilatero.
«Pagliacci, ancora parlate, dimezzatevi gli stipendi», hanno detto i commercianti.
«Prendi la pala e pulisci», ha detto un altro. Molti gli insulti gratuiti. «Vai a casa», gli hanno detto in tanti. Vicino al sindaco anche la polizia.
Nonostante le offese ricevute e le accuse il sindaco ha continuato a incontrare i commercianti che gli hanno anche detto: «Non pulite neppure i tombini».
Doria ha parlato con diversi commercianti che gli hanno descritto la loro situazione, sottolineando di avere bisogno dell’aiuto delle istituzioni. Doria ha dato ragione a tutti.
Un giovane ha raccontato la situazione di un bar della zona colpito 3 anni fa il cui titolare sta ancora pagando i debiti del rifacimento.
Ha insultato il sindaco pesantemente aggiungendo che «sapete solo aiutare Coop e Genova parcheggi».
Un giovane gli ha urlato: «Se fossi stato il sindaco mi sarei incatenato a Roma, la gente è rovinata e voi la Tasi la mandate comunque a Roma. Siete spazzatura».
Altri gli hanno gridato: «Hai paura? Verrà anche il momento che prenderete gli schiaffi».
Un commerciante anziano, che ha subito diverse alluvioni, lo ha implorato: «Fate qualcosa». «Ricordati di noi e non farci pagare la Tari», «Facci lo scolmatore», tra le altre richieste.
Più volte, con applausi ironici e con l’esclamazione «bravo, bravo», i commercianti del centro di Genova hanno contestato il sindaco Marco Doria.
Uno di loro gli ha gridato: «Prima di andare a casa rifondete i commercianti che altrimenti chiuderanno e la città sarà desertificata e così non ci sarà più bisogno di fare parcheggi e trovare spazi per i supermercati».
Con il sindaco erano in strada anche l’assessore comunale al Commercio Francesco Oddone, l’europarlamentare del Pd Sergio Cofferati e il senatore del Pd, Mario Tullo, genovese, che non ha nascosto le responsabilità amministrative, negli anni, del Pd ed ha detto: «Abbiamo fatto molto dal 2011 ad oggi, molto altro c’è da fare. Io non mi sento assolto, anzi sono pienamente coinvolto in questa tragedia».
«Gli insulti sono reazioni giustificate. Ai genovesi dico che dobbiamo reagire tutti, è un sistema che va cambiato».
Così il sindaco Doria, poco prima di allontanarsi in auto, ai giornalisti presenti.
Il comune di Genova intanto ha sospesoTasi, Imu e Tari.
Sulle sue dimissioni, Doria ha detto: «Posso anche pensarci e se fossi sicuro che le mie dimissioni accelerassero le procedure per gli interventi lo farei anche subito».
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