ELEZIONI EUROPEE: MPA, LA DESTRA, FIAMMA TRICOLORE E PENSIONATI INSIEME PER SFONDARE IL 4%?
TRA I PARTITI MINORI DI CENTRODESTRA AVANZA L’IPOTESI DI UN CARTELLO ELETTORALE PER SUPERARE LO SCOGLIO DELLO SBARRAMENTO DEL 4%… IN OGNI CASO PER SALVARE I RIMBORSI ELETTORALI PREVISTI SOLO PER CHI ARRIVA AL 2%… COLPO DI CASINI: MAGDI ALLAM CAPOLISTA
Sono giornate decisive per il futuro di quattro partiti minori del centrodestra, ovvero per il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, La Destra di Francesco Storace, la Fiamma Tricolore di Luca Romagnosi e il Partito dei Pensionati di Carlo Fatuzzo.
Vanno avanti le riunioni per raggiungere un’intesa su un cartello elettorale unico alle prossime elezioni europee che permetta loro, uniti, di superare lo sbarramento del 4% che permette di accedere ai seggi di Strasburgo.
Una risposta al tentativo dei partiti maggiori di azzerarli anche in Europa.
Una meta che sembrerebbe aritmeticamente alla loro portata, ma in politica due più due non fa sempre quattro, Sinistra arcobaleno insegna.
Conti alla mano, Fiamma e Destra alle scorse politiche presero il 2,4% ( ma c’era una trainante la Santanchè, ora passata al Pdl), il Movimento per l’Autonomia raggiunse l’1,1% e il Partito dei Pensionati si presentò coi propri candidati all’interno delle liste del Pdl, ma comunque nel 2006 prese l’1%.
Dati alla mano il totale farebbe circa il 4,5%, oltre lo sbarramento.
Consideriamo che si presentano all’appuntamento di giugno con 4 deputati europei uscenti: Fatuzzo per i Pensionati, Romagnoli per la Fiamma Tricolore, Nello Musumeci per la Destra e Eleonora Lo Curto per l’MPA.
C’e’ una proposta ritenuta percorribile che, sulla base della valutazione di uguale peso politico per tutte le quattro componenti, prevede un’ipotesi di accordo di questo tipo: un quarto delle candidature, dei collegi e degli eventuali rimborsi diviso in parti uguali a ciascuno. Con un cartello elettorale che contenga i quattro simboli dei partiti aderenti.
Per superare lo sbarramento non c’è alternativa che la strada delle alleanze, le più omogenee possibili.
Qualcuno tratta ancora con il Pdl probabilmente, ma i posti sono così ambiti che difficile il Pdl accolga qualcuno di loro.
Sarebbe un esperimento nuovo e percorribile, con esiti tutti da verificare, ma l’alternativa è scomparire. Non secondario l’aspetto che arrivando comunque al 2% sono assicurati i rimborsi elettorali.
Nelle altre forze politiche da segnalare il colpo di Casini che presenterà come capolista al nord Magdi Cristiano Allam, ex vice direttore del Corriere della Sera e anima della battaglia per il riconoscimento delle radici cristiane dell’Europa.
Convertito dall’Islam al cattolicesimo la notte di Pasqua del 2008, quando ricevette il battesimo da Papa Benedetto XVI in persona, è la punta di diamante della critica all’Islam intollerante e ora su posizioni cristiane ancora più rigide che lo hanno portato a definire l’Islam “una falsa religione, ispirata non da Dio ma dal demonio”.
Da non sottovalutare anche l’adesione recente di Adriana Poli Bortone, già apprezzato sindaco di Lecce e di Ferdinando Adornato, entrambi provenienti dal PdL.
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