FRANCESCHINI APRE A UNA ALLEANZA PD-M5S: “INSIEME PER DIFENDERE CERTI VALORI”
“SONO DIVERSI DALLA LEGA, AVER CONSENTITO LA NASCITA DI UN GOVERNO GIALLO-VERDE E’ STATA LA MADRE DI TUTTI GLI ERRORI”
Dario Franceschini esce allo scoperto su quella che ritiene la strategia giusta e inevitabile per il Partito Democratico, aprendo al Movimento 5 stelle. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex segretario dem afferma che i 5 stelle “sono diversi dalla Lega. Insieme possiamo difendere certi valori”.
Franceschini si schiera con Nicola Zingaretti sulla scelta di temporeggiare sulla mozione di sfiducia a Matteo Salvini, chiesta a gran voce da Matteo Renzi e i suoi. Prima si ascolterà l’informativa di Giuseppe Conte in Aula sulla questione dei fondi russi alla Lega, poi si agirà di conseguenza, valutando anche la mozione di sfiducia al ministro dell’Interno.
“Farlo prima, come ha chiesto Renzi vorrebbe dire costringere il premier a difendere Salvini e quindi ricompattare la maggioranza. È l’abc della tattica parlamentare”
Finisce nel mirino Matteo Renzi anche quandi si parla della strategia del Pd. In particolare delle decisioni prese dopo le elezioni, quando fallirono le trattative fra i dem e i pentastellati, e poi prese forma il Governo gialloverde.
“Da parte di Renzi c’è stata più volte la rivendicazione orgogliosa di aver lasciato che Lega e M5S facessero il Governo. Io credo che quella sia la madre di tutti gli errori. Sì, un grande sbaglio non avere fatto tutto quello che avremmo potuto per evitare la saldatura fra Lega e 5 Stelle in una legislatura che peraltro elegge il Capo dello Stato” …
“Pensiamo ai danni che sono stati fatti in questo anno”… “La strategia del popcorn ha portato la Lega dopo un anno al 35%. Abbiamo buttato un terzo dell’elettorato italiano, quello dei 5 stelle, in mano a Salvini”.
Franceschini pensa quindi che Pd e M5S possano e debbano dialogare. Non arriva a immaginare un Governo insieme, ma la difesa comune di “valori umani e costituzionali” che oggi l’avanzata leghista mette in discussione.
L’ex segretario non lesina critiche ai 5 stelle per i “toni insopportabili” o per “l’incapacità nell’azione di Governo”, oppure ancora per “la disgustosa strumentalizzazione di Bibbiano”. Tuttavia osserva anche alcune scelte di Giuseppe Conte e Roberto Fico, il comportamento europeista a Bruxelles.
â€³È un errore mettere Lega e grillini sullo stesso piano. Io vedo come tutti i limiti enormi dei 5 Stelle, ma non posso non metterli su due piani diversi. Il reddito di cittadinanza e il no alla Tav sono errori politici, ma non sono la stessa cosa di far morire la gente in mare o dell’accendere odio, che è ciò che Salvini fa ogni giorno”…
“E Conte non è Salvini e quando nel campo avversario si vedono delle differenziazioni l’opposizione deve valorizzarle”… “Si puo aprire un tema politico senza che parta una campagna interna di aggressione? E si può dire che senza la ricostruzione del campo del centrosinistra e la ricerca di potenziali alleati che sta facendo Zingaretti difficilmente il Pd col proporzionale potrà arrivare al 51%?”… “Vorrei si lavorasse per cercare di costruire, e so quanto sarà difficile e faticoso, un arco di forze che, anche se non governano insieme, sono pronte a difendere i valori umani e costituzionali che Salvini calpesta e violenta ogni giorno”.
(da agenzie)
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