GENOVA: MUROLO, “ACCLAMATO†AMMINISTRATORE DI CASA FLI DOPO UNA RIUNIONE CONDOMINIALE, INCIAMPA GIA’ SULLE SCALE
ALL’HOTEL BRISTOL UN CONGRESSO PROV. PER POCHI INTIMI (60 PERSONE SU 750 ISCRITTI) SANCISCE LA SPARTIZIONE DELLE POLTRONE VOLUTA DA ROMA…POI MUROLO SI METTE A PARLARE DI POLITICA E INIZIANO LE GAFFE: PARLA DI TERZO POLO (ALLEANZA CHE A GENOVA NON ESISTE) E ADDIRITTURA DI UNA POSSIBILE INTESA CON IL PDL, IPOTESI SEMPRE SMENTITA PROPRIO DAL CANDIDATO SINDACO ENRICO MUSSO
Ai tempi della guerra fredda, sembrava che le quadrate legioni dei due contendenti contassero su centinaia di uomini e donne pronti alla pugna.
Ognuno dei due schieramenti era pronto a giurare che avrebbe portato almeno 300 persone a votare per l’elezioni del coordinatore prov. di Futuro e Libertà di Genova.
Quando Roma ha consigliato loro di darsi una calmata e dividersi le poltrone hanno mobilitato lo stesso i loro simpatizzanti: non fosse mai che all’ultimo momento l’altro giocasse qualche brutto scherzo e non rispettasse il patto del “via libera a Murolo per il coord. prov. e a Nan a gennaio per il regionale”.
Sono persino raddoppiati gli iscritti in una settimana (passati da 450 a 750), salvo assistere alla sparizione delle tessere di 30 aderenti, a loro invisi, che, poveretti, avevano versato la quota a Roma con regolare bonifico di 300 euro incassato dal partito (imputato a quale voce a questo punto lo stabilirà qualcun altro).
Con queste premesse,tutto lasciava pensare alla necessità di affittare una sala da 500-600 persone, poi hanno ripiegato su una da 80, alla fine hanno anche ridotto la durata del congresso a solo un paio di ore, stile mordi e fuggi.
Il risultato del tesseramento “gonfiato” è stato che i presenti in sala alla fine sono stati circa 60 su 750 aventi diritto, un degno epilogo per una farsa che durava da mesi e che abbiamo sempre stigmatizzato nella completa e colpevole indifferenza romana.
Complimenti ai vertici nazionali di Futuro e Libertà che su Genova non ne azzecca mai una: hanno cacciato decine di militanti e centinaia di iscritti per ottenere questo bel risultato, roba da Guinnes dei Tafazzi.
Ora Roma ha avuto la dimostrazione di quanto siano rappresentativi i loro referenti.
Ma ecco la prima nota di agenzia sul congresso che vale la pena di commentare:
“Il nuovo coordinatore di Fli a Genova è Giuseppe Murolo. Attualmente consigliere comunale, eletto nelle file del PDL Murolo ha seguito la fuoriuscita di Gianfranco Fini dal partito di Berlusconi.
Da neo coordinatore ha indicato in Enrico Musso il candidato a sindaco di Genova che sarà sostenuto dal terzo Polo mentre non esclude l’ipotesi di eventuali alleanze con il PDL”.
Peccato che il neo coordinatore si sia dimenticato di dire:
1) Che lui sarà nella lista personale di Musso “Oltremare” e non gradisce quindi una lista di Fli in quanto lo oscurerebbe e lo danneggerebbe a livello di preferenze.
2) Che non esisterà a Genova una lista del Terzo Polo in quanto Udc e Api vanno con il Pd, quindi solo Fli appoggerà Musso che peraltro gode, per sua fortuna, di un seguito personale trasversale.
3) Quanto ad una alleanza con il Pdl, Musso l’ha sempre respinta e definita “una bufala” anche recentemente: “Non siamo nè in rapporti nè in trattativa con il Pdl”.
Di che parli Murolo lo sa solo lui…
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