GENOVA, TAGLIATI I CORSI PER ANZIANI: MA NON E’ BERLUSCONI CHE VUOLE DARE 1000 EURO DI PENSIONE MINIMA A TUTTI?
LA GIUNTA FORZA-LEGHISTA CANCELLA LE LEZIONI GRATUITE DI INFORMATICA NELLE CIRCOSCRIZIONI, 500 PERSONE A CASA … SE VOGLIONO POSSONO RECARSI ALTROVE A PAGAMENTO: MA CHE BEL CENTRODESTRA VICINO AI MENO ABBIENTI
Fine dei corsi, nel Municipio Medio Levante. E, almeno, 500 persone, per lo più anziani – il quartiere della Foce è uno dei più “anziani” della città – rimarranno a casa, anzichè entusiasmarsi (e incontrarsi) al corso di Cinese o di Informatica
Il nuovo presidente del Municipio, Francesco Vesco, non ha rinnovato la rete dei corsi offerti gratuitamente alla cittadinanza nel quartiere, così come accadeva nel precedente ciclo amministrativo.
Sono stati in molti a rivolgersi, invano, alle sede del Municipio, in via Mascherpa: i corsi non sono stati rifinanziati, è stato comunicato alla cittadinanza, “non ci sono più fondi”, ha pure spiegato in consiglio municipale lo stesso presidente Vesco, centrodestra, rispondendo alle interrogazioni delle opposizioni
E così dalla nuova amministrazione municipale è stato proposto agli aficionados dei corsi gratuiti e svolti nel Municipio, invece, un “pacchetto” che prevede, oltre al costo di 70 euro, la partecipazione a cinque sezioni di studio, la cui sede è però presso un’associazione a Sampierdarena. Molto distante, però, se l’utenza è anziana. In più, con un nuovo costo
«Al di là delle scelte politiche, per cui si decide di destinare quei fondi ad altro, il rischio e la gravità di questa scelta è che si perdano punti di riferimento fondamentali per la popolazione – denuncia l’ex presidente del Municipio, Alessandro Morgante, e ora consigliere di opposizione, che quei corsi aveva faticosamente costruito e moltiplicato, negli ultimi anni aveva pure dovuto organizzare le “liste d’attesa” – la risposta deve essere sul territorio, sotto casa e gratuita», ribadisce
Nell’anno scolastico 2016-2017 i corsi erano tanti: quattro di Inglese, due base e due avanzati, due di Francese, due di Spagnolo, due di Tedesco, uno di Cinese, che aveva suscitato un grandissimo successo, e quattro per imparare a usare il tablet, due base e due avanzati, amatissimi dagli anziani che riuscivano finalmente a comunicare con i nipoti. «La nostra amministrazione investiva parecchio su questa offerta in cui credevamo come presidio sociale e territoriale – sottolinea Morgante -: diecimila euro ogni due anni. Il nuovo presidente ha spiegato che soldi non ce ne sono: ma noi glieli abbiamo lasciati. Il capitolo di spesa cui afferiscono questi corsi però è lo stesso che finanzia le manifestazioni sul territorio. Dove investirà i soldi con cui non ha finanziato i corsi, Vesco?»
«Quello che ci aveva stupito – indica Morgante – è che non soltanto le nostre iniziative davano risposte agli anziani del quartiere, ma pure le richieste erano cresciute tra i giovani, che coglievano la chance della gratuità dei corsi per migliorare il proprio curriculum, tanto che avevamo iniziato a tenere pure corsi serali, per questo tipo di utenza».
E anche il “portiere di comunità ”, in piazza Palermo, è destinato a scadere il 31 dicembre: «Esaurito il finanziamento della Compagnia di San Paolo – dice Morgante – non si starebbe organizzando il futuro, in autogestione, di questa nuova ed apprezzata figura di presidio territoriale, che peraltro rappresenta pure un’opportunità lavorativa per due persone».
(da “La Repubblica”)
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