GLI IMMORTALI
LA MONARCHIA ASSOLUTA CHE DIVENTA ETERNA
Di che cosa mai parleranno Xi Jiping, vestito da Mao, e Putin, vestito da Putin? Di
missili, di soldi, di come continuare a prendersi gioco di Trump? A
nche, probabilmente, ma intanto l’audio rubato in piazza Tienanmen ci ha rivelato che, al pari di Elon Musk, hanno il chiodo fisso dell’immortalità.
La loro, si presume, perché un mondo con otto miliardi di immortali sarebbe costretto a chiudere per esaurimento posti.
È Putin a introdurre l’argomento, dicendo che col trapianto d’organi «più si vive e più si diventa giovani». Ma Xi Jinping gli dà spago e sposta il traguardo esistenziale a 150 anni, osservando che «oggi a 70 sei ancora un bambino» (Infatti, lui si diverte con le sfilate di soldatini).
È dunque questo il desiderio supremo dei due settantenni
atomici: non la dittatura del proletariato o la Grande Madre Russia, ma le 150 candeline da festeggiare al potere con cuori sempre di ghiaccio, ma nuovi di zecca.
La monarchia assoluta che diventa eterna, mentre l’ex presidente della potenza data per declinante, gli Stati Uniti, si è dovuto dimettere per manifesta senilità e quello attuale non riesce a mascherare i lividi sulle mani.
L’utopia sogna un mondo migliore per tutti, ma quella di Xi e Putin è un’utopia egoista: ne sogna uno soltanto per loro, e senza quel corredo di acciacchi che finora aveva reso la vecchiaia un’età non completamente augurabile.
«Se i giovani sapessero e gli anziani potessero» recita un vecchio adagio. Putin e Xi sanno e possono. O forse si illudono.
(da corriere.it)
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