GRILLO, COMIZIO FLOP A TREVISO: AD ASCOLTARLO APPENA TRECENTO PERSONE
APPELLO DEGLI SPEAKER DAL PALCO: “AVVISATE GLI AMICI”…MA NELLA CULLA DEL MOVIMENTO LA PIAZZA NON SI RIEMPIE
Il guastatore nelle terre delle camicie verdi.
Beppe Grillo scende in piazza a Treviso, per il suo tour elettorale in vista delle Amministrative, in una città ancora festante per l’arrivo del Giro con palloncini rosa ad addobbare le case e mezza inzuppata dalla pioggia.
Poche centinaia di persone in verità (non più di trecento), venute ad ascoltare il leader (in ritardo di mezz’ora) e il candidato sindaco Alessandro Gnocchi.
Gli speaker ingannano l’attesa tra cover dei Pink Floyd e «Self control» di Raf, invitando ad avvisare amici e conoscenti con il passaparola.
IL COMIZIO
Poi arriva il leader e scuote la piazza. Attacca Napolitano per l’inchiesta di Nocera Inferiore («È un galantuomo che se dici una parola in più…») e il governo («Rubano tempo»).
Invoca poltrone: «La prima forza politica del Paese non ha manco una carica: questa è la democrazia nel nostro Paese».
Poi si lancia nelle previsioni: «Se andiamo al voto dopo l’estate rimarremo noi e Berlusconi. Noi siamo la vera sinistra» (facendo finta di dimenticare che è stato finora lui la quinta colonna di Silvio).
Ammonisce i media e avverte: «Ora abbiamo anche noi una tv, devono stare attenti a fare i dossier».
LA «CULLA» DEL MOVIMENTO
Per il leader Treviso è un po’ come una culla. Qui i Cinque Stelle, nel 2008, quando ancora il Movimento non era nato ma esistevano solo le liste civiche espressione dei meet-up, ottenne il primo successo: David Borrelli venne eletto consigliere comunale.
Da allora è stata una scalata, una progressione continua. Dal 4% al 23,4% ottenuto a febbraio. Ora «puntiamo a far eleggere due-tre consiglieri», dice Borrelli.
Che commenta così i suoi cinque anni in Comune: «Treviso è una città che ha dato tanto al Movimento, è una città che ci ha lasciato lavorare, la maggioranza (di centrodestra, ndr) ha accolto i nostri progetti (ma che strano…n.d.r.) siamo stati una opposizione costruttiva”.
L’AGO DELLA BILANCIA
Ora i Cinque Stelle saranno con tutta probabilità l’ago della bilancia in questa tornata elettorale. Centrodestra e centrosinistra secondo i sondaggi sono impegnati in un testa a testa.
Decisivo sarà il peso della Lega Nord. Il partito di Roberto Maroni alle Regionali del 2010 raccolse il 35,4% (contro il 3% dei pentastellati), alle Politiche di febbraio invece il Carroccio si è attestato intorno all’8,5%.
Un crollo confluito in buona parte nel successo del Movimento, che proprio nella Marca trevigiana ha avuto i primi contatti con i piccoli e medi imprenditori, vero cuore pulsante dell’economia della zona.
Una svolta che potrebbe segnare la fine di un’era, quella del Carroccio.
(da “il Corriere della Sera“)
Leave a Reply