I RETROSCENA DEL GOLPE DI BERLUSCONI: “NON POSSO ROMPERE SULLA GIUSTIZIA, SFRUTTIAMO IL PRETESTO DELL’IVA”
“VOGLIO VEDERE SE ORA ARRESTANO IL LEADER DELL’OPPOSIZIONE”… SE E’ UN DELINQUENTE E’ FORSE VIETATO?… IL FILO DIRETTO DI VERDINI CON GLI ALTI VERTICI CINQUESTELLE
È nel corso di un pranzo con i falchi più feroci, che Silvio Berlusconi decide di non aspettare il dibattito in Aula.
Di giocare d’anticipo. E di ordinare le dimissioni di ministri e parlamentari.
“Perchè l’Iva è un pretesto che non si può perdere per rompere “coprendo” il movente giudiziario: “Non scaricheranno su di me l’aumento delle tasse, anzi sarò io a scaricarlo su di loro”.
“Se aspettiamo che Letta parli alle Camere rimaniamo col cerino in mano” dicono i più falchi. Ecco perchè viene chiesto ad Alfano di chiamare i ministri per ordinare le dimissioni. La telefonata è vissuta come un blitz.
La apprendono dalla agenzie anche i capigruppo, tanto che Renato Brunetta aveva appeno messo agli atti una dichiarazione di fiducia al governo.
È uno scenario sudamericano quello su cui il Cavaliere ha lavorato ad Arcore per tutto il pomeriggio: costringere Napolitano a sciogliere, chiedere le urne sin dalla manifestazione del 4 ottobre, usare la mobilitazione popolare come scudo verso le procure: “Voglio vedere — è sbottato coi suoi — se ora arrestano il capo dell’opposizione”.
Ed è proprio per mettere sotto ricatto Napolitano che Berlusconi pensa di avere un’arma segreta. Verdini, che ha un filo costante con i cervelli del movimento grillino, avrebbe portato una notizia che al Cavaliere ha fatto immaginare una corrida in Parlamento: “Grillo vuole votare come noi — rivela un fonte di alto livello — e non è escluso che nelle prossime ore anche i Cinque stelle dicano che i Parlamentari si dimettano in massa”.
Cinque Stelle o no, è il governo Letta il primo cadavere di una campagna elettorale già iniziata: “Se rompiamo sulla giustizia — dice Berlusconi — gli italiani non ci capiscono, ma sull’Iva è un’occasione da non perdere”.
Come l’Imu ai tempi di Monti. E come ai tempi di Monti è possibile che ci sarà qualche defezione, ma irrilevante.
I sondaggi dicono che comunque il Pdl sta più in alto nei consensi rispetto alle scorse elezioni e quindi i parlamentari eletti, se fedeli, saranno riconfermati.
Segno dell’aria cambiata la Pitonessa, Daniela Santanchè, vera vincitrice con Berlusconi della svolta antigovernativa, ha già la fila di adoranti dalla porta pronti alla metamorfosi da colombe a pitoni.
(da “Huffington Post“)
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