I VERI PATRIOTI EUROPEI; OPEN ARMS SALVA 12 PERSONE ALLA DERIVA AL LARGO DI LAMPEDUSA, EMERGENCY NE SOCCORRE ALTRE 37
MALTA NON HA MAI RISPOSTO ALLE CHIAMATE DI AIUTO
Si trovavano alla deriva nel mezzo del Mediterraneo centrale e avevano finito il carburante. Dodici persone, provenienti da Pakistan, Sudan, Siria e Palestina, sono stati soccorsi dal veliero Astral al largo di Lampadusa. L’imbarcazione, della ong spagnola Open Arms, era stata avvisata da Alarm Phone sulla presenza dei naufraghi a circa 25 miglia dall’isola siciliana. “Dopo diverse ore in cui Malta nuovamente non ha risposto alle nostre molteplici chiamate e messaggi, la Guardia costiera italiana è arrivata nella zona per trasferire i naufraghi a un porto sicuro”, hanno scritto da Open Arms sui social
A bordo della barca soccorsa c’erano 12 uomini adulti, di diverse nazionalità, ma tutti partiti dalla Libia. Il fondatore della ong, Oscar Camps, ha sottolineato che a Malta sono state fatte dieci chiamate di soccorso e sono stati inviati tre messaggi: “La Convenzione Sar, nel suo emendamento del 2004, obbliga tutti gli Stati membri a coordinarsi e cooperare per garantire che le imbarcazioni che hanno soccorso persone in pericolo in mare vengano sollevate dal compito con deviazione minima rispetto al loro viaggio. Lo Stato responsabile della zona Sar dove è stato effettuato il salvataggio ha la responsabilità primaria del fatto che si realizzi tale coordinazione e cooperazione”.
Nel frattempo, sempre in zona Sar maltese, la Life Support di Emergency ha soccorso nella notte 37 persone che si trovavano in un’imbarcazione in difficoltà. Anche in questo caso la segnalazione era partita da Alarm Phone, che aveva avvertito di una piccola barca in vetroresina sovraffollata in acque internazionali. I naufraghi, ha riferito l’equipaggio della Life Support, hanno raccontato di essere partiti da Sirte, in Libia, la notte del 7 agosto e di essere da oltre un giorno senza acqua.
Provengono da Egitto, Eritrea, Siria e Bangladesh. Insomma, da Paesi travolti da guerre, violenze e povertà. L’equipaggio ha raccontato che il barchino era lungo circa nove metri e non aveva i motori funzionanti. Le persone a bordo viaggiavano senza salvagenti, non avevano più acqua ed erano stremate.
(da Fanpage)
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