IL COMANDANTE EROE DELLA DIAMOND PRINCESS OGGI TORNA A CASA: “HO FATTO SOLO IL MIO DOVERE”
GENNARO ARMA E 15 MEMBRI ITALIANI DELL’EQUIPAGGIO SONO RIMASTI A BORDO FINO ALL’ULTIMO E, SUPERATI GLI ESAMI MEDICI, ORA RIENTRANO… EMBLEMA DEL SENSO DEL DOVERE E DEL CORAGGIO DELLA MARINERIA ITALIANA NEL MONDO
Rientro in Italia con una grande dose di fiducia per il comandante italiano della nave Diamond Princess, Gennaro Arma, dopo le settimane di quarantena trascorse in Giappone.
Raggiunto telefonicamente dall’ANSA all’aeroporto di Tokyo, prima dell’imbarco per Roma, il comandante ha confermato l’esito negativo dei controlli e il grande desiderio di tornare a casa: “Questo era il secondo test che ho fatto ed ero fiducioso in entrambi i casi”. Alla domanda sui prossimi spostamenti all’arrivo in Italia il comandante è stato diretto: “Rientrerò subito a casa”.
Rispondendo ad una domanda sul suo operato a bordo della nave da crociera – rimasta per settimane ormeggiata nella baia di Yokohama con 3.700 passeggeri -, Arma ha preferito evitare ulteriori celebrazioni: “Ho semplicemente fatto il mio lavoro, quello che qualunque altro comandante nella mia posizione avrebbe fatto”.
Riferendosi alle problematiche affrontate a bordo e lungo il secondo periodo di quarantena, in un centro ospedaliero a nord di Tokyo: “Sono state difficoltà diverse. Durante l’intero periodo abbiamo vissuto momenti impegnativi direi, chiaramente diversi da quello che poteva essere il periodo vissuto nella facility di Wako (a nord di Tokyo) durante la quarantena, dove si trattava semplicemente di essere pazienti, far passare il tempo. E chiaramente quella attesa non ha fatto altro che far aumentare il desiderio e la voglia di ritornare in Italia e di riabbracciare la mia famiglia”.
Il comandante inoltre ha speso parole di riconoscenza per la vicinanza fornita dalle autorità : “Io vorrei ringraziare tutti per il supporto, l’affetto e la fiducia ricevuta a 360 gradi, durante il momento di emergenza a bordo e anche il periodo di quarantena in Giappone. E chiaramente l’Ambasciata d’Italia ha giocato un ruolo fondamentale in tutto questo e ci è stata molto vicino durante il periodo delle sei settimane, e ne siamo molto grati”.
Insieme ad Arma rientrano altri 15 membri italiani dell’equipaggio della nave, tutti negativi al secondo test del coronavirus.
(da “Huffingtonpost”)
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