IL LEGHISTA BELSITO E LA LAUREA FANTASMA: COME FA A LAUREARSI IN INGHILTERRA UNO CHE CONOSCE SOLO IL FRANCESE?
NEL CURRICULUM CHE L’ATTUALE SOTTOSEGRETARIO HA PRESENTATO NEL 2008 IN REGIONE, PER ENTRARE IN UN ORGANISMO A GETTONE, BELSITO SOSTIENE DI ESSERE LAUREATO IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE… NON POTEVA SCRIVERLO VISTO CHE TALE LAUREA E’ PRIVATA, OTTENUTA A MALTA E NON RICONOSCIUTA IN ITALIA, PER SUA STESSA AMMISSIONE.. SOSTIENE DI CONOSCERE SOLO IL FRANCESE E AVREBBE PRESO UNA LAUREA IN INGHILTERRA… SI DEFINISCE TRIBUTARISTA E ISCRITTO ALLA LAPET, DOVE PERO’ BASTA ESSERE DIPLOMATI
Abbiamo lasciato passare qualche giorno dal nostro ultimo approfondimento sul caso “laurea fantasma” del sottosegretario leghista Francesco Belsito, confidando che l’esponente del Carroccio, segretario amministrativo federale, presentasse alla stampa la sua laurea in Scienze politiche, titolo di studio da lui indicato sul sito del Governo.
Probabilmente il sottosegretario, preso com’è dal compito “di far uscire l’Italia dalla crisi”, non avrà avuto tempo per cercarla nella sua polverosa soffitta.
Nel frattempo abbiamo avuto modo di verificare quanto segue: il 10 marzo 2008 il capogruppo della Lega Nord Liguria, Francesco Bruzzone, scrive al presidente della 1 Commissione della Regione Liguria, in merito alla sostituzione di un consigliere di amministrazione della Filse, la finanziaria regionale, allegando il curriculum vitae del candidato dott. Francesco Belsito.
Il curriculum, oltre i soliti dati anagrafici, indica Belsito in possesso, come titolo di studio, di “laurea in scienze della comunicazione”.
Il consigliere dell’Udc Limoncini, a settembre 2010, rivolge una interrogazione scritta al Presidente della Regione Liguria ponendo una semplice domanda: come mai, nel sito ufficiale del governo, Belsito si definisce “laureato in scienze politiche”, mentre nel 2008 indicava una laurea in materia diversa?
La questione finisce sulla stampa cittadina e il sottosegretario dà questa spiegazione: la laurea in Scienze della comunicazione in realtà era una laurea privata, ottenuta a Malta e non riconosciuta in Italia.
Se ne deduce che, non precisando quanto sopra, abbia scritto una cosa non vera.
Sempre Belsito sostiene che successivamente avrebbe invece conseguito, presso una Università inglese non precisata, una laurea in scienze politiche, riconosciuta in Italia.
E si rifiuta di fornire ulteriori dettagli.
Da una ricerca da noi effettuata, circa il riconoscimento di laurea ottenuta all’estero da parte di un cittadino italiano, emerge che occorre seguire una prassi piuttosto complessa che comporta sia l’intervento del consolato italiano del Paese dove ci si sarebbe laureati, sia l’apertura di una pratica da parte di una università italiana per l’attestazione del riconoscimento sulla base del programma seguito, degli esami sostenuti e dei documenti prodotti.
Mentre è certo che, all’Università di Genova, Francesco Belsito figura come “carriera univ. cancellata”.
Ma torniamo al curriculum presentato in Regione nel 2008.
Alla voce “lingue conosciute”, Belsito parla solo di “buona conoscenza della lingua francese”.
Per uno che di lì a breve si sarebbe laureato presso un’Università inglese ci sembra una risposta un po’ carente.
Come fa a laurearsi in Inghilterra uno che non conosce neanche la ,lingua inglese?
Misteri padani.
Andiamo avanti: nel curriculum c’è un concetto che farebbe pensare, per come è indicato, che laureato lo sia.
Si dichiara infatti “iscritto, in qualità di Tributarista, alla LAPET, libera associazione periti ed esperti tributari” con relativo numero di matricola.
Ma se si va a vedere cosa sia questa Lapet le cose stanno diversamente. Riportiamo dal regolamento della associazione:
L’associato è colui che svolge l’attività professionale in maniera autonoma con partita Iva, in forma associata o in qualità di dipendente/collaboratore di studio. L’iscrizione comporta l’obbligo di frequentare i corsi di formazione organizzati e gestiti dall’Associazione.
L’iscrizione alla Lapet può avvenire per titoli o per esami.
Per titoli se si è iscritti ad Albi, ruoli o elenchi professionali o se si è stati dipendenti dell’Amministrazione finanziaria o della GdF per almeno 10 anni con mansioni direttive.
Per esame sostenendo una prova scritta a quiz ed essendo in possesso di diploma di istruzione di secondo grado di durata quinquennale o di laurea specialistica.
Occorre inoltre aver svolto per almeno due anni praticantato presso studi professionali.
In pratica basta quindi avere un diploma di secondo grado, seguire i corsi di 24 ore annuali e sostenere alla fine un esame interno per poter essere iscritti alla Lapet.
E’ quanto, fino al 2008, Belsito poteva indicare nel suo curriculum, nulla di più, oltre a segnalare un paio di master cui avrebbe partecipato, senza peraltro precisare quali, dove, come e quando.
Nulla che dimostri di aver ottenuto quella laurea di cui fa sfoggio sul sito del governo italiano e che continua a non mostrare.
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