IL PARERE DEGLI ITALIANI SU CRAXI: GIUDIZIO NEGATIVO PER IL 58%, POSITIVO PER IL 26%
MA PER LA META’ E’ STATO UN GRANDE STATISTA
A vent’anni dalla sua morte e dopo un mese di dibattito pubblico, il giudizio nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio Bettino Craxi resta negativo per oltre la metà degli italiani (58%), mentre solo il 26% esprime un parere positivo. Lo rivela un sondaggio realizzato da IZI in collaborazione con Comin & Partners.
Quasi la metà degli italiani riconosce che Craxi è stato un grande statista.
Un italiano su tre (33,2%) considera Craxi un grande statista che ha contribuito però a costruire il sistema di corruzione politico, mentre per il 22,2% è stato un politico corrotto ma capace di fare anche qualcosa di buono per il Paese.
Solo il 13,4% esprime un giudizio completamente positivo, definendolo come “un grande statista del nostro Paese”, mentre il giudizio è completamente negativo per il 15,7% degli intervistati, che lo identificano come un “politico corrotto colpevole dell’esplosione del debito pubblico e delle successive crisi nazionali”.
Se si osserva il giudizio su Craxi sulla base dell’orientamento politico si nota come l’immagine sia maggiormente positiva presso gli elettori di centrodestra rispetto a quelli di centrosinistra.
Per il 57 % degli elettori di centrodestra il giudizio su Craxi è negativo, mentre per quelli di centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle il dato raggiunge addirittura il 67 %.
Solo poco più di un elettore su cinque (22 %) del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle esprime un parere positivo su Craxi, mentre a giudicarlo favorevolmente è quasi un terzo (31 %) degli elettori di centrodestra
Il 90% degli italiani dà un giudizio non positivo del sistema politico del dopo Tangentopoli. La corruzione secondo gli italiani resta parte integrante del nostro sistema politico. Il 63,3 % ha dichiarato che alla luce di quanto successo in Italia dopo l’inchiesta Mani Pulite il sistema di corruzione non è stato sconfitto e i politici sono peggiori e meno preparati.
Per il 29,2 % degli intervistati non è cambiato niente, mentre una voce di fiducia verso i partiti e le istituzioni è rappresentata solo dal 2,2 % che crede che il sistema di corruzione sia stato sconfitto e i politici siano migliori e più preparati.
(da “Huffingtonpost”)
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