IL RICHIAMO DI NAPOLITANO AL RISPETTO NELLA LOTTA POLITICA SI INFRANGE CONTRO L’IPOCRISIA DEL PARTITO DEGLI ACCATTONI
QUANDO PERFINO UNA MORATTI SI ABBASSA A GETTARE FANGO SUGLI AVVERSARI, VUOL DIRE CHE ORMAI BERLUSCONI E’ IN CONFUSIONE TOTALE… QUESTA E’ L’ITALIA DOVE E’ LECITO DARE DEGLI EVERSORI AI MAGISTRATI E COSTRUIRE MACCHINE DEL FANGO PER DIFFAMARE CHI NON LA PENSA COME TE
Ben ha fatto Napolitano a ricordare oggi che “«lotta politica non sia guerra continua tra le parti che competono per la maggioranza alle elezioni» e a invocare il “sogno di un’Italia rispettata per la sua immagine civile e morale”. “Bisogna che sia un’Italia più serena e meno lacerata, un’Italia che sia rispettata in tutta la comunità internazionale per il contributo che dà e per l’immagine che ha sul piano culturale, civile e morale”.
Peccato che proprio ieri sui quotidiani vicini al premier lsi prendesse in giro il Capo dello Stato per la commozione che non ha nascosto nella commemorazione degli anni di piombo, gli anni in cui magistrati e forze dell’ordine venivano uccisi dal terrorismo e in cui ragazzi di destra e di sinistra morivano per le strade lottando per un ideale contrapposto e favorendo di fatto i governi degli “opposti estremismi”.
Erano non a caso gli stessi anni in cui l’attuale fornitore di fango mediatico finanziava con 21 miliardi Craxi per assicurarsi i diritti televisivi.
I killer di Libero, travestiti da giornalisti, hanno definito quello di Napolitano un “pianto senile ed elettorale”, dimostrando a che livelli di volgarità sia giunto questo governo di accattoni della politica.
Accattoni per giunta molesti, perchè sono sopravissuti solo grazie ai voti comprati, alle poltrone distribuite, alla corruzione morale posta in essere, a chissà quanti ricatti che non conosciamo ancora.
Il fatto che le prostitute sculettassero a Palazzo è persino meno grave di quanti esercitano lo stesso mestiere in Parlamento.
Chi non si adegua al regime degli accattoni viene sommerso di fango: è toccato al direttore dell’Avvenire, a Fini, alla Mercegaglia, a Montezemolo, solo per citare i casi più eclatanti.
Assistiamo allo sconcio di un premier che dopo aver proclamato “non vedo l’ora di presentermi davanti ai giudici per dimostrare la mia innocenza” ha fatto di tutto, leggi comprese, per sottrarsi al giudizio invocato a parole.
Ci fa ancora più ribrezzo quella patetica fauna che si dichiara di destra e invoca il boia per i “giudici brigatisti”.
E mentre Berlusconi cerca di evitare le condanne e lancia un genere di accuse al potere giudiziario che in qualsiasi Paese occidentale avrebbero portato all’intervento della forza pubblica o degli operatori psichiatrici, ci tocca vedere persino una come la Moratti andare fuori di testa, sia che balli “viva la mamma” sul palco del teatrino berlusconiano, sia che lanci accuse personali a un avversario politico.
Priva di argomenti, con l’acqua alla gola, invece che parlare dei problemi di Milano, non ha di meglio che accusare Pisapia di aver usufruito di una amnistia per un reato di furtodi 30 anni fa.
Mal consigliata, visto che Pisapia fu assolto da quel reato con formula piena, dopo essersi fatto 4 mesi di galera.
Questi sono i metodi dei berluscones, inutile sperare che cambino.
Più si avvicina la loro fine, più schizzano fango verso tutto e tutti.
Noi non siamo concilianti: per questa gente nessuna pietà .
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