IL TAR DEL LAZIO RESPINGE IL RICORSO CONTRO IL DIVIETO DI SBARCO DELLA SEA WATCH MA AVVISA SOLO IL VIMINALE NON I LEGALI DELLA ONG
“IL CORAGGIO UNO, SE NON CE L’HA, MICA SE LO PUO’ DARE” (PROMESSI SPOSI)… PRASSI INUSUALE, TIPICA DEI REGIMI… TANTO NON FINISCE QUI
Nel giorno in cui il Consiglio d’Europa richiama l’Italia chiedendo di dare subito un porto ai migranti a bordo della Sea Watch 3, il Tar del Lazio respinge il ricorso della ong per contestare il divieto di ingresso in acque territoriali dell’imbarcazione che si triva a sud di Lampedusa con a bordo 43 migranti soccorsi una settimana fa.
“Non abbiamo ancora ricevuto nulla e, anzi, ci sembra piuttosto inusuale che altri vengano a conoscenza di una decisione del tribunale prima ancora che ne siano informate le parti” dice il legale Lucia Gennari.
L’istanza cautelare contro il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali era stata presentata dagli avvocati ieri: si chiedeva, in particolare, la sospensione d’urgenza della direttiva del 13 giugno e del divieto d’ingresso firmato dai ministri Salvini, Toninelli e Trenta il 15 giugno.
“Attendiamo di vedere il provvedimento — dice ancora l’avvocato Gennari — e poi valuteremo cosa fare, anche perchè l’istanza di sospensione non è l’unico strumento a disposizione per ricorrere contro il provvedimento”.
(da agenzie)
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