SALVINI A PROCESSO PER GLI INSULTI AI MAGISTRATI, NEL CONTRATTO CON IL M5S C’E’ SCRITTO CHE SE CONDANNATO DEVE DIMETTERSI
DA VERO STATISTA DISSE: “DIFENDERO’ QUALSIASI LEGHISTA CHE VENGA INDAGATO DA QUELLA SCHIFEZZA CHE E’ LA MAGISTRATURA ITALIANA CHE E’ UN CANCRO DA ESTIRPARE”
Domani inizia il processo nei confronti di Matteo Salvini per vilipendio dell’organo giudiziario.
Racconta oggi La Stampa in un articolo a firma di Giuseppe Legato che in aula sarà il Procuratore Aggiunto Emilio Gatti (capo del pool che indaga anche sui reati a sfondo politico) a rappresentare l’accusa dopo aver seguito come titolare l’intera inchiesta ereditata dall’ex capo dei pm Armando Spataro andato in pensione a dicembre 2018.
Nel marzo scorso i legali di Salvini avevano chiesto che l’inchiesta venisse avocata dalla procura generale. Con una motivazione chiara: e cioè che alcune delle frasi pronunciate dall’imputato e finite al centro delle contestazioni del pm fossero state decontestualizzate rispetto al senso generale del discorso tenuto dal vicepremier a Collegno.
Era il 14 febbraio 2016, congresso della Lega piemontese. Disse, secondo la ricostruzione dell’accusa: «Qualcuno usa gli stronzi che mal amministrano la giustizia. Difenderò qualunque leghista — disse Salvini — che venga indagato da quella schifezza che è la magistratura italiana che è un cancro da estirpare».
La frase fu pronunciata in riferimento al rinvio a giudizio di Edoardo Rixi, all’epoca vicesegretario nazionale della Lega, nell’inchiesta sulla presunta Rimborsopoli ligure.
Inutile star lì a ricordare che alla fine Edoardo Rixi è stato condannato mentre giova segnalare che il rischio prescrizione per l’accusa è stato per ora scongiurato, nonostante la curiosa richiesta da parte dei legali del ministro dell’interno di fare nuove indagini. Ora il giudizio. Nel contratto tra Lega e M5S c’è scritto che chi viene condannato dovrà dimettersi.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply