IN LIBIA CIRCONDATE LE SEDI DEL GOVERNO DALLE MILIZIE PRO-HAFTAR: SONO GLI AMICI DI MINNITI E SALVINI CHE SI SCANNANO CON I NOSTRI SOLDI
MEDICI SENZA FRONTIERE DENUNCIA UN’ALTRA STRAGE DI PROFUGHI A MISURATA MENTRE CONTINUA IL REGOLAMENTO DI CONTI TRA LE BANDE DI CRIMINALI A CUI ABBIAMO APPALTATO IL RESPINGIMENTO DI ESSERI UMANI
Le milizie della «Brigata 301» hanno annunciato all’alba di aver circondato tutte le sedi del governo di accordo nazionale di Tripoli, controllate in precedenza dalla Guardia presidenziale.
Il ministero dell’Interno di Tripoli ha ribattuto che le sue Guardie sono ancora attive e che si occupano loro della sicurezza delle sedi delle istituzioni.
Secondo l’emittente emiratina Sky News Arabic – che di solito appoggia le posizioni del generale Khalifa Haftar – i ribelli hanno preso il controllo anche della sede della tv statale.
I miliziani apparterebbero a brigate dell’area di Tarhouna, da sempre fedele all’ex dittatore Muammar Gheddafi.
Il sospetto che si siano alleate con l’uomo forte della Cirenaica, Haftar, per tentare un colpo contro il governo di Fayez al-Serraj, l’unico riconosciuto dall’Onu e appoggiato da Italia, Stati Uniti e Gran Bretagna.
Intanto una nuova strage di migranti in Libia è stata denunciata dalla ong Medici senza frontiere. Almeno 15 sono stati uccisi e altri 25 sono rimasti feriti durante il tentativo di fuga da una prigione gestita da trafficanti a Bani Walid, a sud di Misurata. I feriti sono stati curati in un ospedale supportato dalla ong e secondo i sopravvissuti hanno raccontato il massacro.
Dove si trova la struttura
Un centinaio di migranti ha cercato di lasciare la struttura, “un lager”, nella notte tra mercoledì e giovedì. I trafficanti hanno aperto il fuoco sui fuggitivi. Almeno quaranta persone, la maggior parte donne, sono rimaste bloccate nel centro. L’Alto commissariato per i rifugiati ha confermato nel centro c’erano almeno 140 persone, provenienti da Eritrea, Etiopia e Somalia. Alcune persone erano detenute da tre anni.
I sopravvissuti sono stati trasferiti in una struttura di sicurezza a Bani Walid. La mattina seguente, il 24 maggio, sono stati trasferiti in centri di detenzioni a Tripoli. Le èquipe mediche di MSF a Tripoli stanno fornendo consultazioni mediche e 14 pazienti con gravi ferite da arma da fuoco e fratture multiple sono stati trasferiti in ospedale.
(da agenzie)
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