INTERVISTA AD ANDREA CIOFFI (M5S): “BEPPE E’ IN MINORANZA, LA LINEA LA DECIDE L’ASSEMBLEA”
IL SENATORE GRILLINO DIFENDE IL SUO EMENDAMENTO: “NESSUNO HA MAI DETTO DI NON ESSERE D’ACCORDO”
Ingegnere, salernitano, 51 anni, lunga chioma di ricci sale e pepe, Andrea Cioffi non è mai stato un dissidente.
In questi primi mesi di legislatura, mai una parola contro Grillo, mai un distinguo di un certo peso.
Alle cronache è balzato più che per il suo carattere istrionico, per una efficace performance canora a Un Giorno da pecora («Sono un ragazzo fortunato» di Jovanotti).
Ma anche per aver ricordato, nel pieno della bagarre sulla restituzione delle diarie, che lui guadagnava di più da ingegnere rispetto allo stipendio da senatore.
Un grillino doc, appassionato di energie alternative, di battaglie contro le centrali, con un passato da girotondino nel 2002 e per l’acqua pubblica nel referendum del 2011. §
Ma nella faida di questi mesi tra i senatori grillini, tra talebani e dialoganti, lui è sempre rimasto in disparte. Fedele alla linea ma senza eccessi
Quell’emendamento che abolisce il reato di immigrazione clandestina, presentato già a luglio e approvato in commissione al Senato mercoledì sera, lo difende a spada tratta, nonostante la scomunica di Grillo sul blog.
«Sono per l’abrogazione dell’articolo 10 bis, la nostra proposta era stata discussa da lunedì anche con gli altri senatori e nessuno ha alzato la mano per dire che non era d’accordo. Lo ritengo utile perchè serve ad alleggerire la giustizia penale e anche a liberare gli agenti di polizia che così avranno più tempo per pattugliare le strade. Ma lo sapete quanto tempo perdono ad arrestare i clandestini e a custodirli nei commissariati? So che cosa dice il Sap, un sindacato di polizia che sta da un’altra parte…»
Grillo e Casaleggio hanno detto no
«Una posizione perfettamente legittima da parte di due persone importanti del nostro movimento. Ma non è la linea ufficiale. Quella si decide in assemblea a maggioranza».
Non vorrà mica essere accusato di insubordinazione?
«Lo volete capire o no che non abbiamo capi? Beppe si è fatto un mazzo così per il movimento, ma la nostra non è una struttura piramidale. Prima lo capirete e meglio sarà . Io mi sento una persona profondamente libera, dai piedi alla testa. Questo non vuol dire ignorare l’opinione di Beppe».
Stavolta però siete in rotta di collisione.
«Condivido quello che dice al 99%. Stavolta no. La cosa migliore è che decidano i nostri militanti in rete».
Se l’assemblea dei parlamentari dovesse sconfessare quell’emendamento lei cosa farà ?
«Mi adeguerò. Ma questo è solo un piccolo tassello di una questione complessa come l’immigrazione. Ci sono tanti altri aspetti da affrontare ed è giusto che il movimento ne discuta».
Ma lei lo ripresenterebbe quell’emendamento?
«Per certi versi sì e per altri no. Però c’è un punto. Noi siamo arrivati in Parlamento per ribaltare il tavolo e per farlo bisogna avere il coraggio di scegliere e di decidere. I partiti non lo fanno mai per non scontentare nessuno, e noi li critichiamo per questo. Noi dobbiamo avere coraggio»
Se passa la linea di Grillo rischiate di diventare simili alla Lega?
«Il reato di immigrazione clandestina nasce da un approccio ideologico. Ma non chiedete a me della Lega che sono campano e mi sono dovuto occupare di Mastella…».
Alla fine lei rischierà l’espulsione come Adele Gambaro?
«Questo rischio non lo vedo proprio. Se ci sono idee diverse in democrazia si discute»
Nella sua scheda di presentazione sul meet up di Salerno Cioffi scrive: «Sono curioso… mi interessa molto il cammino… forse più della meta…».
A.C.
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