INTERVISTA AL LEADER DEI PIRATI TEDESCHI: “NEL M5S NON C’E’ DEMOCRAZIA, IN GERMANIA NON SAREBBE LEGALE”
BERND SCHLOMER: “GRILLO DOVREBBE ASCOLTARE DI PIU’ LE VOCI ALL’INTERNO ANZICHE’ DIRIGERE UN FAN CLUB”
Migliaia di iscritti, nessuna vera piramide di potere e vita politica soprattutto sul Web. Piratenpartei, il Partito dei pirati tedesco, è il volto nuovo della Germania.
Fondato nel 2006 sul modello dei pirati svedesi, dopo aver conquistato tra 2011 e 2012 l’ingresso nei parlamenti regionali di Berlino e del Saarland, superando la soglia di sbarramento del 5 per cento, a maggio dello scorso anno è entrato trionfalmente in due Lander importanti, lo Schleswig Holstein e la regione più popolosa della Germania, il Nordreno Westfalia.
Chiede riforma del diritto d’autore, trasparenza su Internet, diritti civili e antinuclearismo.
In vista delle politiche del 2013 rischia di diventare una minaccia per le due grandi corazzate tedesche, la Spd e la Cdu.
Quasi un cittadino su tre ha detto di essere tentato dall’idea di votarlo.
E tra i giovani la quota sale al 50 per cento.
“Siamo la spina nella carne dei partiti tradizionali”, spiega il leader Bernd Schlà¶mer.
Lo slogan ricorda quello di un altro partito giovane, qui in Italia. Qualcosa in comune con il Movimento 5 Stelle?
“Ho letto il programma del partito di Beppe Grillo, sembra interessante. Ma è stato scritto davvero dagli attivisti? Come si fa a credere che non sia solo un pezzo di carta. So di alcuni gruppi locali che per gestire i loro processi decisionali utilizzano il Liquid Feedback (software open source dei pirati tedeschi studiato per promuovere la formazione di opinioni condivise all’interno di una comunità , ndr). Mi chiedo allora perchè non sia stato fatto lo stesso per il programma nazionale”.
Secondo Grillo tutti i partiti sono uguali e vanno cancellati. La pensa allo stesso modo?
“Mi sembra che nel vostro Paese in molti siano critici verso il sistema dei partiti. Per questo i Pirati italiani stanno sondando la possibilità di rinnegare i leader eletti o i comitati direttivi e approfittare del Liquid Feedback per prendere decisioni. Lo stesso sistema è già stato sperimentato in Argentina e in Israele. Grillo dovrebbe ispirarsi a questi modelli e lasciare spazio alla democrazia. In Germania la legge impone strutture di partito rappresentative, ma, parallelamente, stiamo sperimentando assemblee decisionali di questo tipo”.
Come giudica la struttura gerarchica del M5S? E i meeting segreti?
“Forse le intenzioni sono buone. Ma se Grillo non vuole un partito democratico, l’unica alternativa è la struttura autoritaria. Credo che dovrebbe ascoltare di più le voci all’interno del movimento e, anzichè dirigere un fan club, trovare alternative ai partiti senza perdere di vista la democrazia. In Germania il M5S non sarebbe neppure legale. Le riunioni segrete poi non le comprendo”.
Qual è la sua opinione su Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio?
“Ho visto alcuni filmati. Mi sono piaciuti i pantaloni a zampa che indossava Grillo negli Anni 70. Tuttavia, non ho trovato divertenti alcune sue esternazioni sull’immigrazione. E nemmeno l’apertura a frange di estrema destra. Per quanto riguarda Casaleggio trovo che il controllo sull’opinione pubblica che egli esercita attraverso il web sia inappropriato per il leader di un partito democratico”.
A proposito di estrema destra, che cosa pensa di Casapound?
“Il solo fatto che in campagna elettorale Grillo abbia strizzato l’occhio a questo movimento rappresenta la garanzia che una collaborazione con il M5S sarà estremamente difficile”.
Grillo vorrebbe un referendum sull’euro. Qual è la politica dei Pirati su moneta unica e Unione europea?
“Noi siamo a favore dell’Europa, ma sosteniamo anche la partecipazione popolare. Quindi, se gli italiani vogliono andare al voto per decidere la loro permanenza nell’euro, ben venga”.
Grillo ha dichiarato di non voler stringere alleanze con il Pd di Bersani. Strategia giusta?
“Dovrebbe far scegliere al Movimento. Non capisco come una persona che non è stata eletta possa decidere su ciò che farà il Parlamento”.
Il programma 5 Stelle prevede Internet libero e democrazia diretta attraverso la Rete. Sono le vostre stesse battaglie?
“Noi abbiamo dato vita al Piratenpartei anche per contrastare la censura su Internet. Non è un problema se Grillo si è ispirato ai pirati tedeschi. In politica le buone idee sono fatte per essere copiate”.
I “grillini” chiedono il limite di due mandati per i parlamentari. Siete d’accordo?
“Sembra un’ottima idea. Credo che la sottoporrò al Liquid Feedback”.
A settembre ci saranno le elezioni in Germania. Previsioni per la Piratenpartei?
“Se riusciremo a distrarre i giornalisti dai nostri contrasti interni, allora niente potrà impedirci di entrare nel Bundestag”.
Enrico Caporale
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