KIEV, E’ GUERRA DI POPOLO CONTRO IL REGIME SERVO DI MOSCA: MIGLIAIA DI EROI ALL’ASSALTO DEI PALAZZI DEL POTERE
IL GOVERNO SPARA SUI MANIFESTANTI, OLTRE 50 MORTI E 500 FERITI… 60 AGENTI FATTI PRIGIONIERI DALLA FOLLA…RICONQUISTATA PIAZZA MADAIN
Ha riconquistato la piazza centrale di Kiev la folla di manifestanti antigovernativi che ieri aveva accettato la tregua con la polizia.
Stamattina Maidan è tornata a trasformarsi in un campo di battaglia. Il bilancio di stamattina è già pesantissimo. «Solo questa mattina – ha riferito l’ambasciatore italiano in Ucraina Fabrizio Romano a Radio Radicale – i morti a Kiev sono almeno 50» . Per il ministero della Sanità ucraino i feriti sono 500.
Gli insorti – riportano i media locali – hanno fatto prigionieri una cinquantina di poliziotti e li hanno portati in un edificio occupato vicino al municipio di Kiev facendoli passare attraverso un corridoio umano di dimostranti antigovernativi.
Il palazzo che ospita la sede del governo – fa sapere l’agenzia Interfax – è stato evacuato per motivi di sicurezza.
Anche agli impiegati dell’amministrazione presidenziale è stato ordinato di tornare nelle proprie abitazioni. Il Verkhovna Rada, il parlamento, è stato abbandonato da deputati e impiegati per motivi di sicurezza.
Il presidente Viktor Ianukovich è in questo momento impegnato in un incontro con i ministri degli Esteri francese, tedesco e polacco. Lo ha detto Anna Gherman, una consigliera del capo di Stato ucraino, citata dall’agenzia Interfax.
Il presidente ieri sera aveva chiesto una interruzione degli scontri per «fermare il bagno di sangue e stabilizzare la situazione», mossa giunta in serata dopo le aspre critiche dell’occidente e la minaccia di sanzioni da parte dell’Ue. Ieri il bilancio degli scontri era arrivato a 28 morti.
Alcuni atleti ucraini, come anche raccontato dai nostri inviati sul liveblog da Sochi Insalata russa, hanno deciso di lasciare i Giochi invernali per le violenze e i morti negli scontri a Kiev. «Alcuni di loro hanno deciso di ritornare a casa – dice il portavoce del comitato olimpico Mark Adams -, Sergei Bubka (presidente comitato olimpico ucraino, ndr) rispetta la loro decisione».
Il Cio non ha reso noto chi e quanti atleti della delegazione ucraina (43 quelli presenti) hanno deciso di ritirarsi a tre giorni dalla chiusura.
Stamattina la delegazione olimpica dell’Ucraina ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli scontri di piazza a Kiev tra polizia e manifestanti. Nel quartier generale del villaggio olimpico a Sochi, tutti i 43 atleti ucraini, insieme con i dirigenti, si sono alzati in piedi, esponendo la bandiera nazionale.
Una condanna nei «termini più forti» della deriva sanguinosa degli avvenimenti è quindi arrivata dal presidente americano Barack Obama, che ha avvisato che «ci saranno conseguenze se si oltrepasserà il segno».
«Invito fortemente il governo ucraino ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l’opposizione, i legami con la Nato saranno seriamente danneggiati», ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen.
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