KOULIBALY: LA DIFFERENZA TRA UN GRANDE UOMO E UNA MINORANZA DI MISERABILI
L’ARBITRO COSTRETTO A SOSPENDERE LAZIO-NAPOLI PER I BUU RAZZISTI CONTRO IL GIOCATORE FRANCESE DI COLORE… POI IL GRANDE GESTO FINALE DI KALIDOU: VA A DONARE LA MAGLIA A UN BAMBINO LAZIALE
All’ennesimo buu contro Koulibaly, difensore di colore del Napoli, e all’ennesimo coro «O Vesuvio lavali con il fuoco», l’arbitro Irrati di Pistoia decide di dire basta e ferma la partita prendendo una decisione storica: si fa consegnare il pallone e spiega che in queste condizioni non può andare avanti.
La sospensione arriva al minuto 68′, cioè nel secondo tempo e la gara si blocca per tre minuti. Intanto lo spekaer dello stadio Olimpico ricorda che sono vietate cori di discriminazione razziale e territoriale che però proseguono da parte della curva laziale.
Poi la partita riprende ma il comportamento della curva laziale riprende e ogni volta che Koulibaly tocca il pallone riprendono gli ululati verso il difensore di colore del Napoli, mentre un’altra parte di tifosi si dissocia apertamente da questo comportamento fischando questi miserabili.
Al termine dell’incontro il difensore del Napoli ha deciso di lanciare la sua maglia a un piccolo tifoso laziale, accorso a bordo campo dagli spalti della tribuna Monte Mario.
Koulibaly ha indicato il bambino e gli ha donato la maglia.
Un gesto esemplare dopo i cori razzisti che hanno indotto l’arbitro Irrati a fermare la sfida per qualche minuto nel corso del secondo tempo.
“Voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati – ha scritto il giocatore nella notte sul suo profilo Istagram – Sono grato anche ai miei colleghi della Lazio e soprattutto all’arbitro Irrati, per il suo coraggio. E poi ai miei compagni di squadra, alla società e ai nostri tifosi, che sono stati di un grande sostegno contro queste brutti cori”.
Da apprezzare la posizione presa da Keita Balde. “Il calcio non deve avere colori: nero, rosso o verde. Tanta ammirazione per te, amico”.
(da agenzie)
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