LA CRISI NON TOCCA CASA BERLUSCONI: DIVIDENDI DI 118 MILIONI PER IL PREMIER
CONTI D’ORO MALGRADO LA RECESSIONE PER LE AZIENDE DI FAMIGLIA DEL PREMIER… MARINA HA INCASSATO CEDOLE PER 12 MILIONI DI EURO E PIERSILVIO PER 5 MILIONI…NELLE CASSE DELLE 4 HOLDING LIQUIDITA’ PER 544 MILIONI DI EURO
La crisi non abita ad Arcore.
Mentre l’Italia fatica a ripartire, le casseforti di casa Berlusconi – otto società familiari cui fa capo il 100% di Fininvest – archiviano l’ennesimo bilancio d’oro e girano un altro super-assegno alla dinastia del Cavaliere.
Il Presidente del Consiglio si è messo in tasca in questi giorni 118 milioni di dividendi in contanti, Marina ha incassato dalla sua Holding quarta 12 milioni, Piersilvio – titolare della Holding quinta – si è accontentato di 5 milioni, mentre la Holding quattordicesima ha regalato a Barbara, Eleonora e Luigi – i figli di Veronica Lario – un assegno di 10 milioni a testa.
Le cedole, tutte relative ai bilanci chiusi il 30 settembre 2010 appena depositati, sono solo la punta dell’iceberg della montagna d’oro accumulata negli anni – malgrado l’oneroso impegno in politica – dal premier.
Le quattro società personali del capofamiglia (Holding prima, seconda, terza e ottava) hanno in cassa 544 milioni in contanti tra riserve disponibili e liquidità che possono in ogni momento essere girate al socio di controllo.
Marina siede su un tesoretto di 98 milioni mentre Piersilvio, più parsimonioso con i dividendi, è riuscito però ad accumulare una fortuna di 213 milioni, messa da parte per i tempi più duri.
Il Cavaliere, Marina e Piersilvio, malgrado le polemiche degli ultimi anni, hanno tenuto parte della liquidità investita presso la chiaccheratissima banca svizzera Arner.
Mentre la liquidità del presidente del consiglio – gestita dall’omnipresente Giuseppe Spinelli – è tutta depositata sui conti Mps passati agli onori delle cronache come la cassa continua per saldare i conti delle serate del Bunga Bunga.
Nemmeno gli ultimi arrivati nel capitale Fininvest, però, si possono lamentare: i tre figli di secondo letto, pur entrati da poco nel capitale della Fininvest, hanno messo assieme 339 milioni tra liquidità e riserve, più 20 milioni investiti “con risultati di tutto rispetto” (piove sempre sul bagnato) attraverso la banca d’affari Jp Morgan.
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