LA LEGA NON CONDANNA IL DITTATORE CRIMINALE DELLA BIELORUSSIA: IN EUROPA 574 VOTANO CONTRO GLI ABUSI DEL REGIME, LEGHISTI E CECCARDI SI ASTENGONO, FDI E FORZA ITALIA FAVOREVOLI ALLA CONDANNA
IL VOTO DIVENTA UN CASO: “CHE SCHIFO” I COMMENTI … I LEGHISTI HANNO GETTATO LA MASCHERA: SEMPRE AL SERVIZIO DEI GOVERNI CRIMINALI AMICI DI PUTIN
Cinquecentosettantaquattro favorevoli, 37 contrari e 82 astensioni nel voto sulle sanzioni per le autorità bielorusse: il Parlamento europeo è stato quasi unanime nella sua richiesta alle altre istituzioni europee. Ma con una defezione importante sul piano politico italiano: l’astensione della Lega.
A Bruxelles i deputati hanno deciso di non riconoscere Lukashenko come presidente della Bielorussia, riconoscendo che le elezioni hanno violato “tutti gli standard riconosciuti a livello internazionale”.
Dunque sì alle sanzioni per le autorità responsabili delle violenze su chi ha protestato in queste settimane: per renderle effettive, tuttavia, serve il via libera del consiglio (e quindi degli stati membri dell’unione).
Sull’astensione delle Lega, arriva subito la condanna del Pd: “A Bruxelles la Lega si è astenuta sulla condanna di un dittatore, che schifo”, twitta il segretario dem Zingaretti.
Il deputato Filippo Sensi sottolinea che tra gli eurodeputati leghista c’è anche Susanna Ceccardi, la candidata del centrodestra in Toscana, la regione più in bilico nelle prossime regionali.
Il Parlamento europeo ha chiesto sanzioni contro il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, condannando allo stesso tempo le violente repressioni delle manifestazioni di piazza che si sono svolte a Minsk e in tutte le principali città del Paese. In una risoluzione adottata oggi con 574 sì, 37 no e 82 astensioni, il Parlamento europeo ha respinto i risultati ufficiali delle cosiddette “elezioni presidenziali” che si sono svolte in Bielorussia il 9 agosto, dato che si sono svolte “in flagrante violazione di tutti gli standard riconosciuti a livello internazionale “.
Una volta scaduto il 5 novembre “il mandato del leader autoritario uscente Aleksandr Lukashenko”, il Parlamento non lo riconoscerà più come presidente del Paese, si legge nel testo. Il Parlamento inoltre chiede “nuove elezioni il prima possibile” condotte sotto “la supervisione internazionale” e “supporta i cittadini bielorussi che manifestano per la libertà e la democrazia” oltre a “condannare la repressione di Internet e dei media”. Tra i partiti italiani, hanno votato a favore del testo Pd, M5S, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La Lega si è astenuta.
(da agenzie)
Leave a Reply