LA LEGA REGALA SOLDI AGLI EVASORI: NIENTE MULTE SULLE QUOTE LATTE
STOP ALLA RISCOSSIONE PER I 600 ALLEVATORI CONDANNATI PER IRREGOLARITà€ DALLA COMMISSIONE EUROPEA…LA COLDIRETTI: “QUESTO NON E’ PIU’ UNO STATO DI DIRITTO, ANCHE NOI ADESSO VOGLIAMO INDIETRO I NOSTRI SOLDI”
Stop alla riscossione coattiva delle quote latte da parte di Equitalia.
È la dote elettorale ottenuta dalla Lega Nord e inserita nella manovra finanziaria da 40 miliardi in via di approvazione in Parlamento.
Una manna per il manipolo dei 500, al massimo 600 allevatori che devono ancora finire di pagare le multe commissionate dalla Commissione europea per le irregolarità relative alla loro produzione.
E un regalo alla Lega che questi produttori li ha sempre difesi, in un momento in cui si trova a fronteggiare le liti interne, i malumori della base e il calo dei consensi.
“Questa è la conferma della volontà di andare al voto anticipato nel 2012, rinviando il risanamento dei conti pubblici a carico del prossimo governo post elezioni” è l’interpretazione dell’Udc nelle parole del deputato e responsabile agli enti locali Mauro Libè.
Insomma un’arma carica che la Lega potrà usare quando dovrà raccattare voti, e una “vendetta” nei confronti dell’ente incaricato finora di riscuotere le multe, l’odiata Equitalia.
Nella bozza si legge che “a partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le procedure di riscossione mediante ruolo in materia di prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari avviate dall’agente della riscossione sono interrotte e lo stesso agente è automaticamente discaricato dalle relative quote.Resta ferma la validità degli atti posti in essere sino a quella data”.
Un provvedimento che accontenta solo una parte — molto esigua — dei 42mila produttori di latte attivi in Italia.
Di questi il 60% aderiscono a Coldiretti, e si dichiarano ferocemente contrari al blocco delle riscossioni coatte e pronti a dare battaglia.
Duro e diretto Diego Meggiolaro presidente della sezione Coldiretti di Vicenza (uno che i Cobas ce li ha in casa) che esprime comunque la posizione dell’intera associazione nazionale. “A questo punto abbiamo la certezza di non essere in uno stato di diritto, e quindi considerato che siamo al Far West legislativo e politico, Coldiretti ha intenzione di chiedere la restituzione delle multe pagate finora da tutti nostri soci. E vi assicuro che siamo una macchina da guerra, se ci muoviamo noi siamo tanti, possiamo scatenare un putiferio”.
Una situazione complicata, che Luca Zaia da ministro dell’agricoltura aveva cercato di sanare con la legge 33 che prevedeva la possibilità di rateizzare le sanzioni.
“Ma nemmeno questo è bastato — prosegue Meggiolaro — abbiamo assistito allo scandalo di una commissione nominata ad hoc per far luce sulla faccenda, commissione che quando è stata convocata in Parlamento non si è nemmeno presentata, e poi all’ulteriore scandalo dell’ultima Finanziaria che stornava i soldi destinati ai malati oncologici per tamponare le perdite delle quote latte”.
Insomma la questione delle quote latte rischia di non fermarsi nemmeno ora che le multe coattive sono state “amnistiate”, e che fa intendere che la Lega ha in qualche modo chiesto “la testa” dell’odiata Equitalia, fulcro di ogni male secondo tanti suoi militanti.
Del resto anche all’interno di Agea, l’ente incaricato dalla Comunità europea di erogare i contributi, c’è stato di recente un regolamento di conti: il ministro alle politiche agricole Francesco Saverio Romano ha commissariato Agea e il presidente Dario Fruscio (in quota Lega) è stato rimosso.
Al suo posto è stato nominato come commissario il generale di corpo d’armata Mario Iannelli. «Evidentemente anche Fruscio, che è un uomo della Lega, non andava bene perchè da persona corretta doveva rispondere delle sue azioni alla comunità europea”.
Erminia Della Frattina
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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