LA MANOVRA SALE IMPROVVISAMENTE A 70 MILIARDI: COLPITE FAMIGLIE, ISTRUZIONE E ASILI, NIENTE TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA
TAGLI A TUTTE LE AGEVOLAZIONI FISCALI, MODIFICHE SULLE PENSIONI, RIMODULATA L’IMPOSTA DI BOLLO
Il testo della manovra come è uscito dal primo passaggio dalle commissioni di Palazzo Madama prevede diversi cambiamenti rispetto al decreto originario: l’impatto della manovra sale oltre i 70 miliardi al 2014.
AGEVOLAZIONI FISCALI
Scatta subito il taglio delle agevolazioni fiscali che non verrà applicato soltanto se entro il 30 settembre 2013 sarà esercitata la delega con la riforma fiscale.
Il taglio sarà del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 e il gettito previsto da destinare alla correzione del deficit sarà pari a regime a 20 miliardi (4 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire dal 2014).
Il taglio toccherà tutte le 483 agevolazioni fiscali anche quelle per le famiglie.
Fra le numerose voci vengono colpiti i nuclei con figli a carico, le spese per l’istruzione, quelle mediche e per gli asili nido.
I tagli riguarderanno tutte le voci di agevolazione fiscale ma sarà poi il governo a decidere come intervenire.
A subire una sforbiciata saranno anche i bonus per le ristrutturazioni edilizie, il terzo settore, le Onlus, l’Iva, le accise e i crediti d’imposta.
PENSIONI
Si anticipa al primo gennaio 2013 (anzichè dal 2014) l’aggancio delle pensioni all’aspettativa di vita.
Lo prevede l’emendamento definitivo del relatore alla manovra.
Dal 2013 dunque – si legge nel testo – l’incremento sarà di 3 mesi perchè verrà assorbito l’incremento della speranza di vita già registrato nel triennio precedente risultante superiore (4 mesi).
Per gli anni successivi (dal 2016) la stima degli adeguamenti triennali è pari a 4 mesi fino a circa il 2030 con successivi adeguamenti inferiori (3 mesi) fino al 2050 circa. L’adeguamento cumulato al 2050 è pari a circa 3 anni e 10 mesi.
Previsto anche un contributo di solidarietà fino al 2014 per le cosiddette pensioni d’oro, cioè superiori ai 90 mila euro annui.
Il contributo ammonta al 5% per la parte eccedente i 90.000 euro, e del 10% per la parte eccedente i 150.000 euro.
Si va verso l’innalzamento dell’età di pensionamento.
IMPOSTA DI BOLLO
Cambia l’imposta di bollo sui conti depositi titoli.
Un emendamento del relatore alla manovra economica depositato in commissione Bilancio al Senato stabilisce che l’imposta con periodicità annuale sarà di 34,2 euro per importi inferiori ai 50mila euro; 70 euro per importi pari o superiori a 50mila euro e inferiori a 150mila euro; 240 euro per importi pari o superiori a 150mila euro e inferiori a 500mila euro; 680 euro per importi pari o superiori a 500mila euro.
Nella relazione tecnica dell’emendamento si precisa che secondo dati Bankitalia risulta un numero complessivo di circa 22 milioni di conti titoli e la norma porterà un recupero di gettito di circa 897 milioni di euro annui per i primi due anni e di circa 2.525 milioni di euro per gli anni a partire dal 2013.
TICKET
Scatta da subito anche il ticket sanitario da 10 euro sulla diagnostica e la specialistica e da 25 euro sui codici bianchi del pronto soccorso.
ACCISE BENZINA
Vanno a regime gli aumenti provvisori delle accise sui carburanti.
PATTO DI STABILITA’ INTERNO
Cambiano i criteri di virtuosità dei comuni per l’applicazione del patto di stabilità interno. Un emendamento prevede che il primo di tali criteri vi sia la «convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard». Un altro criterio sarà «l’aver operato dismissioni di partecipazioni societarie». Previsti tagli dei trasferimenti alle regioni.
AMMORTAMENTI
La quota di ammortamento finanziario deducibile non sarà superiore al 2% del valore dei beni in concessione. Per le imprese concessionarie di costruzione e gestione autostrade e trafori la percentuale è pari invece all’1%.
Il limite massimo dell’accantonamento passa così dal 5% all’1% del costo del bene e gli accantonamenti sono deducibili in quote costanti nell’esercizio stesso e nei 5 anni successivi. la disposizione si applica da subito.
ACCORPAMENTO DEI PICCOLI COMUNI
I piccoli comuni dovranno associarsi già dal 2011 per l’espletamento di almeno due funzioni fondamentali loro spettanti dall’attuale legge.
Entro il 2012 dovranno esercitare in forma associata quattro funzioni fondamentali ed entro il 2013 tutte e sei le funzioni fondamentali loro spettanti.
STOCK OPTION
L’aliquota addizionale del 10%, su bonus e stock option, che si applica alla parte dello stipendio variabile per la quota che eccede il triplo della parte fissa della retribuzione si applica ora invece direttamente a tutta la parte eccedente.
Di fatto, dopo aver reintrodotto il ticket sanitario già dal prossimo lunedì, si scopre che tra le correzioni apportate c’è anche il taglio lineare immediato a tutte le agevolazioni fiscali, comprese quelle relative alla famiglia.
Dalle detrazioni per i figli a carico ai bonus per la ristrutturazione della casa, dalle tasse a forfait per le imprese start-up alla tassa sostitutiva sugli straordinari, dalle spese per la sanità ai redditi da lavoro dipendente, agli asili, agli studenti universitari. Sarà indistinto il taglio alle agevolazioni fiscali per reperire le risorse per la riforma fiscale e riguarderà le circa 480 voci attualmente previste che valgono 160 miliardi di euro.
Inoltre, dalla presentazione del relatore, è aumentato anche il valore della manovra sugli anni 2013 e 2014 a oltre 70 miliardi di euro, compresa la delega fiscale.
A regime la manovra vale nel 2014 47 miliardi.
L’intervento sul 2013 è di 17 miliardi a cui vanno aggiunti, per effetto delle modifiche, altri 6 miliardi.
L’impatto sul 2014 è di 25 miliardi a cui si sommano altri 22 miliardi dopo i correttivi.
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