LA MOGHERINI INCINTA INVITA AL FAIR PLAY: “TRE DONNE DEL PDL NON PARTECIPINO AL VOTO”
L’APPELLO, FATTO ANCHE A NOME DELLE COLLEGHE COSENZA E BONGIORNO, CHE NON POTRANNO ESSERE IN AULA, CAUSA GRAVIDANZA A RISCHIO, CADE NEL VUOTO….IL PDL SI MOBILITA SOLO PER SALVARE IL CULO A BERLUSCONI DAI PROCESSI, NON PER LA VITA DI UN BAMBINO
La fiducia al governo è appesa a pochi, pochissimi voti.
Una sola assenza in Aula durante il voto in programma oggi rischia di fare la differenza.
Se si tratta, però, di pancione, gravidanza a rischio, avanzata o addirittura parto, l’assenza diventa forzata.
Tra democratiche e finiane, sono tre le parlamentari che rischiano di non riuscire a votare la sfiducia al presidente del Consiglio.
Motivo che ha spinto una delle dirette interessate, la deputata Pd Federica Mogherini, ad avanzare una singolare proposta: tre donne del Pdl rinuncino a partecipare al voto di fiducia per compensare l’assenza di ciascuna delle tre donne intenzionate a votare la sfiducia a Berlusconi, ma impossibilitate causa pancione.
Un gesto di fair play al quale Alessandra Mussolini ha risposto immediatamente con un secco «no» lanciando una controproposta: le donne in attesa possano votare via web (tanto per sparare una cazzata)
Mogherini non sa ancora se il 14 riuscirà a essere a Montecitorio: «La gravidanza di Marta è a scadenza oggi stesso – racconta la parlamentare – se la piccolina decide di aspettare qualche giorno domani vengo a votare, anche perchè sto bene. Se vuole uscire oggi o domani dovrò optare per la sala parto», scherza la parlamentare.
Diverso è il caso delle sue due colleghe di Fli, Giulia Bongiorno e Giulia Cosenza, entrambe con gravidanze a rischio: «Non le ho sentite – riferisce Mogherini – e non so come stanno. Con Bongiorno ho parlato prima della pausa dei lavori parlamentari, quando non c’era ancora l’incubo del pallottoliere. Entrambe avevamo concordato che è assurdo che il regolamento della Camera non preveda nulla per le donne in attesa. È prevista l’assenza per malattia e per la missione, ma non quella per la gravidanza».
Quindi l’appello: «Faccio un appello a Barbara Saltamartini che è la responsabile femminile del Pdl, oltre ad essere mia coetanea.
Le chiedo che per ciascuna di noi donne in gravidanza che non possiamo venire a votare la sfiducia ci sia una donna del Pdl che rinunci a partecipare al voto. Sarebbe un gesto di solidarietà e anche di fair play che rinobiliterebbe l’immagine del Parlamento».
«In Germania – racconta Mogherini, che è membro della commissione Esteri – è prassi fare così: quando c’è un voto fondamentale per la sorte del governo e un parlamentare è impedito a partecipare, anche un deputato dell’altro schieramento rinuncia a votare».
Ma in Germania c’è un’altra classe politica…
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