LA PENA PER SILVIO SCATTERA’ A META’ OTTOBRE, IL RICALCOLO DELL’INTERDIZIONE A DICEMBRE
LE PROSSIME TAPPE DELL’APPLICAZIONE DELLA SENTENZA… L’AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI CONSENTIREBBE MAGGIORE AGIBILITA’ ANCHE POLITICA
E ora? Quali saranno gli effetti pratici sullo status di pregiudicato di Silvio Berlusconi?
Il proseguo dell’affaire Mediaset si gioca sul diritto e con un iter dai tempi mediamente lunghi – non prima di un paio di mesi gli effetti pratici –, ma questa volta certi e definitivi.
Perchè la sentenza emessa ieri sera dalla sezione feriale della Corte di Cassazione, muoverà i primi passi già da questa mattina, con il probabile invio del dispositivo al Tribunale di Milano attraverso posta ordinaria o fax.
Due pagine, quelle lette dal presidente Antonio Esposito, nulla di più.
Questo impone la prassi, quando non si è davanti a un condannato a pene superiori ai cinque anni, e quindi non viene considerato socialmente «pericoloso».
A OTTOBRE LA DECISIONE SULLA DETENZION
La «pratica» Berlusconi, quindi, sarà di competenza del procuratore capo Edmondo Bruti Liberati.
A lui – come già successo sulla sentenza definitiva al direttore de il Giornale,Alessandro Sallusti –, spetterà scegliere i tempi per notificare al domicilio del condannato la sentenza.
Che sia già la prossima settimana, o a settembre, poco importa per accelerare la pratica. I termini «feriali» sono congelati fino a lunedì 16 settembre.
Quindi da quel giorno, il Cavaliere condannato, avrà un mese di tempo per fare conoscere i «termini» attraverso i quali vorrà scontare quell’anno di carcere che ancora gli resta nella sentenza indultata.
Il codice gli consente questa scelta: arresti domiciliari nella principesca tenuta di Arcore con un ampio margine di movimento?
O l’altrettanto umiliante «affidamento in prova ai servizi sociali» presso un ente benefico?
Alla vigilia del verdetto, nelle dichiarazioni ufficiali, la seconda opzione veniva esclusa categoricamente dall’interessato. «Non mi farò mai affidare a nessuno», aveva tuonato Berlusconi.
Ora, al pool dei suoi legali, il compito di convincerlo a recedere da questo convincimento drastico.
L’affidamento, a differenza degli arresti domiciliari, consente a un condannato di avere una vita nettamente più normale.
I colloqui non dovrebbero essere autorizzati dal giudice di sorveglianza, come le eventuali dichiarazioni pubbliche o le interviste.
Se dovesse persistere sulle sue posizioni intransigenti, trascorsi i trenta giorni dalla notifica senza fornire indicazioni, i magistrati potrebbero solo teoricamente optare di propria iniziativa per la detenzione in carcere.
Ma questa ipotesi, ad oggi, appare da escludere.
Bruti, davanti a una posizione molto simile del direttore Sallusti — condannato senza sospensione per diffamazione -, di sua iniziativa aveva interpretato il decreto svuotacarceri e aveva dispostoi domiciliari.
L’INTERDIZIONE
Più lunghi, invece, i tempi per calcolare l’interdizione. Prima che il caso venga ridiscusso dalla Corte d’appello di Milano – dove l’ha inviato ieri la Cassazione – , si dovranno aspettare le motivazioni della sentenza.
Non prima, ipoteticamente, di fine settembre.
Da allora si potrà fissare un’udienza pubblica in cui le parti – accusa, attraverso il sostituto procuratore generale, e le difese Berlusconi –, si affronteranno per stabilire l’esatta entità dell’interdizione.
Da un minimo di uno, a un massimo di tre.
Questo il calcolo invocato dalla stessa accusa in Cassazione, e riconosciuto ieri in sentenza.
Sempre a livello ipotetico, senza intoppi, potrebbe bastare un’udienza in autunno perchè la Corte stabilisca l’esatto quantum.
Di certo, vista la condanna penale, ci sarà anche l’interdizione.
Da questo non si scappa. Ma perchè diventi definitiva, in questo caso, dovrà passare nuovamente l’ultimo vaglio della Cassazione.
Pratica più snella rispetto a un processo tout court, ma comunque è ipotizzabile che il pronunciamento definitivo non arrivi prima di dicembre.
A questo punto, l’ultimo capitolo della vicenda, passerà nelle mani della Giunta per le elezioni del Senato.
Emilio Randacio
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