LA STUDENTESSA CHE DAVANTI A CASELLATI ATTACCA I SENATORI CHE HANNO AFFOSSATO IL DDL ZAN
DURANTE LA CERIMONIA PER GLI 800 ANNI DELLA UNIVERSITA’ DI PADOVA L’INTERVENTO DELLA RAPPRESENTANTE DEGLI STUDENTI
“Mi domando come possa considerarsi libero un Paese in cui la libertà è garantita nella sua totalità per alcuni e centellinata per altri. Un Paese in cui i senatori della Repubblica possono permettersi di applaudire pubblicamente l’affossamento di un disegno di legge che, pur in minima parte, mirava a tutelare la libertà di esistere di persone, cittadini, di uno Stato che continua a chiudere gli occhi davanti alla sue evidente transfobia, mentre conta il più alto tasso di omicidi di persone trans in Europa”.
Parlando durante la cerimonia per gli 800 anni dalla fondazione dell’Università di Padova, Emma Ruzzon, rappresentante degli studenti, si è rivolta con un duro attacco ai parlamentari che hanno affossato il Ddl Zan parlando alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ad assistere all’evento c’erano anche Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, e la ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa.
Alle istituzioni in generale si è rivolta Ruzzon in un secondo momento: “Non chiedete a noi di avere coraggio, abbiate voi il coraggio di guardare davvero al futuro, di chiederci come stiamo. Abbiate il coraggio di ascoltarci”.
Aprendo il suo intervento, Mattarella aveva dichiarato: “Dobbiamo rimanere uniti nella difesa della libertà e della democrazia. Questo è il patrimonio da difendere che ci spinge a non chiudere gli occhi. È importante garantire la libertà a tutti e la si ottiene pienamente soltanto se la ottengono anche gli altri. Tutto ciò spinge a non chiudere gli occhi, a impegnarsi a riaffermare il diritto internazionale. Sono questi i valori che vanno difesi attivamente. La libertà non è divisibile, né socialmente né territorialmente – ha proseguito il Presidente -, si ottiene pienamente soltanto se ne godono anche gli altri, si realizza insieme a quella degli altri. Non c’è libertà piena se gli altri ne sono privi”.
(da NextQuotidiano)
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