LA VERITA’ NON E’ DI DESTRA O DI SINISTRA
IN POLITICA SI CRESCE CON IL CONFRONTO DELLE IDEE, NON NELL’INTOLLERANZA… MA CHI FA ANCORA “POLITICA” OGGI?
In redazione riceviamo spesso delle “belle lettere” che evitiamo di pubblicare sia perchè sono private, sia per non sembrare quello che non siamo, ovvero alla ricerca di complimenti. Oggi ne rendiamo pubblica una, di un giovane di sinistra, a cui risponde il nostro direttore.
Ciao
sono uno ragazzo di Napoli, studente dell’università di Pisa. Come voi, una delle mie preoccupazioni principali è la verità , la chiarezza e la cultura… leggo attentamente il vostro blog da un po’ e non posso che farti (farvi) i complimenti per la conduzione generale, la tipologia di notizie, la chiarezza e la sincerità delle scelte di opinione sempre giustificate e relativizzate e per l’imparzialità e freddezza (che pochi in Italia hanno…) di criticare indistintamente le parti politiche e ideologiche… andando a volte a contrastare le proprie posizioni, per te sarà una cosa normale ma io ritengo che sia una qualità rara… da premettere che io sono di sinistra e assolutamente ateo, ma di fronte a tanta onestà intellettuale e serietà non posso far altro che augurarvi un buon lavoro, complimenti ancora…
Francesco D.Q.
Caro Francesco,
semplicemente ringraziarti in privato delle osservazioni positive che hai voluto dedicarci, sarebbe stato forse limitativo e al tempo stesso fare un torto alla tua intelligenza: perchè se è vero che a destra è “qualità rara” sostenere tesi anticonformiste che possano toccare anche la propria parte politica, è altrettanto vero che sono poche le persone che sanno riconoscerlo anche a sinistra o che da sinistra avrebbero la mente libera e l’onestà intellettuale di fare la stessa nostra operazione.
Proprio perchè tu sei una “bella persona” che ama l’onestà intellettuale, traggo spunto dalle tue righe per una riflessione ulteriore, che magari ci accomuna.
Partendo dal principio che su certi fatti, di cronaca politica, di storia, di comportamenti parlamentari, di casta, non esistono due verità , una di destra e una di sinistra, ma esiste “la verità “. Sulla quale poi ovviamente si possono fare analisi e dare interpretazioni diverse, ma dalla quale non si dovrebbe mai prescindere.
Esistono verità scomode, ad es., da ambo le parti, che possono mettere in evidenza fenomeni negativi di una piuttosto che di un’altra. La scelta nostra è di non guardare in faccia nessuno e pensiamo, così facendo, di dare un indirizzo anche alla nostra “parte politica”.
Se facessimo tutti così, probabilmente avremmo meno affaristi e malfattori nei partiti, meno apparenti idealisti che si venderebbero anche la madre per un posto di potere, meno sfigati che vedono nella politica un sostegno psichico alla loro nullità morale, compensata magari da un autista e da un’auto blu che dà loro il bon ton per “sedere al tavolo che conta”.
Se dessimo tutti l’esempio si creerebbe una catena inarrestabile di condizionamento psicologico per cui ci si accosterebbe alla politica per realizzare dei sogni, non per aumentare il conto in banca o per girare con la portaborse in tacchi a spillo.
Se tutti denunciassimo i disonesti e sputtanassimo le “miseria della Casta”, a destra come a sinistra, si creerebbe una “selezione naturale” di “guardati a vista” che saprebbero di non potersi permettere personalismi o ricerca di vantaggi personali.
Perchè sempre nel mirino dei loro elettori. E arriviamo alla domanda chiave: chi fa ancora politica oggi? Su che basi ideali? Con che spirito di militanza identitaria e valoriale? Con che spirito di sacrificio e senso di appartenenza a una “comunità nazionale” ?
Qua non ha importanza “come la si pensa”, ma “se si pensa”, ha rilevanza la “motivazione” che porta a interessarsi della “cosa pubblica”, del bene comune del proprio popolo.
E se alla crisi delle ideologie del secolo scorso è seguito il “vuoto pneumatico” dei giorni nostri, senza la capacità di aggiornare tesi o elaborarne di nuove, non crediamo si siano fatti grossi passi avanti, se non verso un qualcosa di “indefinito”, senza colore e sapore, un ibrido politico di una “corsa al centro” senza coerenza comportamentale e idee guida.
Da un lato una destra sempre più appiattita nei confronti di un economicismo e un conservatorismo reazionario, dall’altro una sinistra imborghesita e incapace di trasmettere socialità , presente più nei salotti che contano che tra i ceti deboli.
Per un’analisi della società contemporanea occorre forse ripartire da qua…non ha importanza il bus che si prende, dove è diretto o di che colore sia, l’importante è “avere chiaro il percorso e la meta da raggiungere”.
Rinnovare la società italiana e dare una speranza al nostro popolo.
Un abbraccio… e sii coerente con le tue idee.
Riccardo
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