L’ANNUNCIO IMMOBILIARE A PARMA: “VENDESI, MA NO A DONNE SOLE, SOPRATTUTTO SE LAUREATE”
ORMAI LA GENTE E’ FUORI DI TESTA: ORA SI DISCRIMINA ANCHE PER VIA DEL SESSO E DEL TITOLO DI STUDIO
Avere il cosiddetto pezzo di carta e non poter comprare neanche una casa. L’ennesimo annuncio immobiliare choc si trova su internet, in uno dei tanti siti che ospitano le messe in vendita (o in affitto) di appartamenti, ville e locali commerciali.
Accade a Parma dove qualcuno ha deciso di cedere la propria abitazione di 140 metri quadrati, alla cifra di 470mila euro.
Tutto normale, così come la descrizione della struttura e delle stanze. Ma la stonatura dell’annuncio Parma arriva quando si parla del vicinato e dei vincoli per il potenziale acquirente.
«Ai vicini sono gradite coppie con figli, o anziani; uomini soli; no donne sole, soprattutto se in possesso di laurea».
Il titolo di studi, dunque, diventa discriminatorio al pari del sesso e dello status relazionale di chi ha intenzione di approcciarsi all’acquisto di questo appartamento di 140 metri quadrati in via Pomponio Torelli 36.
L’immobile, almeno sulle carte stradali, esiste ed è individuabile facendo una rapida ricerca su Google Maps. Ma nell’annuncio Parma — online a questo link — non contiene foto.
Al netto delle descrizioni poco trasparenti — si parla di cinque locali e tre bagni posti al primo piano della palazzina — la descrizione delle prerogative imposte dal vicinato hanno tutti i canoni della discriminazione sessista del tutto immotivata sia per quanto scritto che per quei vincoli che sono privi di senso.
Si specifica, infatti, come la struttura possa ospitare una famiglia più anziano con eventuale badante.
Poi si sottolinea come non sono ben accette proposte da donne sole (quindi non sposate o senza compagno, mentre gli uomini non coniugati sarebbero ben accetti) e, soprattutto, laureate.
Se sul sessismo, ormai, dobbiamo stendere un velo pietoso, non ha alcun senso discriminare una persona per via del suo titolo di studi. Al contrario.
(da agenzie)
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