L’AUTO BLU SCARROZZA ANCORA I SOTTOSEGRETARI
IL 18 APRILE RENZI ANNUNCIO’ IL “TUTTI A PIEDI”: AD OGGI I 44 SOTTOSEGRETARI MARCIANO ANCORA IN AUTO BLU
Vie d’uscita sbarrate. Fu un assalto, feroce, contro il potere periferico dove alloggiano i privilegi non tanto periferici.
Era il 18 aprile, conferenza stampa in 140 caratteri in onore di Twitter: “Massimo cinque auto di servizio a ministero. Lo dico male: i sottosegretari vanno a piedi”, e lo disse, euforico, Matteo Renzi.
Oltre un mese e trascorso, ma i sottosegretari non vanno a piedi: “Non ci sono arrivate comunicazioni — spiega Ilaria Borletti Buitoni, Beni Culturali — e io viaggio sempre con il mio autista e sempre con una vecchia Alfa Romeo: ripeto, una vecchia Alfa Romeo. Questi sono benefici?”.
Quando l’ex sindaco di Firenze, fruitore di biciclette e intollerante al codazzo di scorta, pronunciò il tremendo anatema per i 44 viceministri e sottosegretari, il palazzo fu costretto a una svolta salutista.
Le reazioni non riuscivano a trattenere l’entusiasmo.
C’era Gioacchino Alfano (Difesa) che invocava un sentimento di sacrificio collettivo per affrontare con dignita l’allora passione pasquale.
C’era Roberto Reggi (Istruzione) che ragionava sui percorsi pedonali di Roma, che non sono comodi per le due ruote, ma per le due gambe si.
C’era Cosimo Ferri (Giustizia) che rammentava le sue traversate in treno verso la Calabria e lo stupore dei cittadini che l’accolsero in stazione.
Le repliche a Renzi furono splendide, e (forse) un po’ ipocrite.
Ma i 44 reduci, ancora combattenti, sono attori non protagonisti, e immobili.
Non sono responsabili (diretti). Perche il pasticcio e l’ennesima conseguenza di una burocrazia pesante e di una sindrome da annunci troppo leggera.
Per evitare noiose ricostruzioni filologiche, la faccenda va riassunta cosi: le regole per il taglio saranno contenute dal pacchetto di Carlo Cottarelli, il signor spending review; il testo spedito da palazzo Chigi e transitato al ministero per la Funzione Pubblica, in queste ore langue al Tesoro.
Il governo ha soltanto una speranza (esatto, una speranza), alimentata da una fiducia illimitata, per non perdere tempo: che i ministeri, dotati di buona volonta, anticipino le riduzioni previste.
Escluse le telefonate a Borletti e colleghi, chiunque puo notare l’andirivieni di auto blu agli ingressi dei dicasteri.
Eppure il proposito di Renzi, che lanciava una campagna elettorale ancora lontana, non era astruso, impossibile.
Perche in epoca di Renato Brunetta, si, esecutivo di Silvio Berlusconi, al ministero per la Funzione Pubblica c’erano sette berline, comprese l’ammiraglia per il ministro e la coppia per i sottosegretari.
E davvero un’opera titanica scendere da 7 a 5?
Quando fu interpellato, il viceministro Enrico Costa (Giustizia) pronostico un’agevole riabilitazione da auto blu: “Ho un mese all’attivo, non sara difficile disintossicarmi”. A palazzo Chigi sono comprensivi. Non c’e fretta.
Carlo Tecce
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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