LOLLO ALL’ULTIMA CENA
QUANDO AI TEMPI DEI BORGIA I NEMICI VENIVANO ELIMINATI A TAVOLA
Non si era ancora dispersa l’eco del suo grido di dolore contro gli olandesi, accusati di voler affamare l’Europa per rifondare l’Impero, che l’onorevole Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura con delega al varietà, ha sentito il bisogno di dispensare un’altra perla di saggezza. Stavolta in rima: «Quante guerre non ci sarebbero state, di fronte a cene bene organizzate!»
l rapper di governo, che parlava a un evento culinario, intendeva magnificare i miracoli della convivialità.
Come non averci pensato prima? Bastava mettere Zelensky dall’altro capo del tavolone di Putin con una buona scorta di bottiglie di vodka e ci saremmo risparmiati tante tragedie.
Netanyahu a colazione da Cracco con lo stato maggiore di Hamas sembra un’ipotesi più audace, ma perché nessuno ha provato almeno a sondarlo, ovviamente con la promessa che del menu si sarebbe occupato Lollo in persona?
Certo, i precedenti non aiutano, e non mi riferisco solo ai cenoni di Natale con i parenti, che anche nelle persone più miti alimentano l’impulso di faide tribali.
Napoleone invitava a pranzo gli ambasciatori delle nazioni rivali e consegnava la dichiarazione di guerra dopo il dessert.
Forse soltanto le cene dei Borgia erano così ben organizzate da rendere superflue le guerre: i nemici venivano eliminati direttamente a tavola.
Andando sempre più a ritroso, ci sarebbe poi quell’Ultima Cena finita con un tradimento.
Però Lollobrigida, appresa la notizia, ha detto di avere piena fiducia nella magistratura.
(da corriere.it)
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