L’OPA DI RENZI SUI “MODERATI” È FALLITA IN PARTENZA
IL SENATORE SEMPLICE DI RIAD SOSTIENE CHE “SE NON CI FOSSE STATO IL PRESUNTO SCANDALO OPEN, LA STORIA DI ITALIA VIVA SAREBBE STATA BEN DIVERSA”… MARCO TRAVAGLIO LO IMPALLINA: “ANZICHÉ AL 2 PER CENTO, SAREBBE ALL’1″
Se mio nonno avesse le ruote. “Se non ci fosse stato il presunto scandalo Open, la storia politica di Italia Viva sarebbe stata ben diversa” (Renzi, Libero, 28.7). Anzichè al 2 per cento, sarebbe all’1.
L’ultimo in ordine di tempo è stato Pietrangelo Buttafuoco. Alla presentazione del suo libro “Beato lui” dedicato a Silvio Berlusconi, il giornalista-scrittore ha chiamato come relatore Matteo Renzi e lo ha incoronato coram populo “erede del Cavaliere”.
Un epiteto che lo accompagna fin dai tempi del patto del Nazareno nel 2014, e che – con la scomparsa effettiva di Berlusconi – trova ulteriore conferma nella linea politica, ora divenuta finanche editoriale, del rignanese.
Nei suoi articoli da direttore del Riformista, Matteonzo esprime infatti quotidianamente l’obiettivo più o meno palese di convogliare sul suo partito Italia Viva, finora mai decollato, i voti di presunti transfughi da Forza Italia, puntando adesso su una possibile disgregazione di quest’ultima dopo la morte del suo fondatore.
Una strategia che non è mai stata occulta, dal momento che Italia Viva è stata fin dalla sua nascita, nel settembre 2019, apostrofata neanche troppo ironicamente come “Forza Italia Viva”. A suggellare il tutto, Renzi si è perfino scelto come condirettore del Riformista Andrea Ruggieri, già deputato azzurro.
Ma come procede la conquista renziana delle tanto vagheggiate “praterie” di voti moderati e di consensi dei delusi di FI o orfani di Berlusconi? Malissimo, a giudicare dai sondaggi. Se il tentativo di appropriarsene tramite il Terzo Polo attraverso l’unione fallimentare con Azione di Carlo Calenda è inesorabilmente naufragato, la missione solitaria di Italia Viva si sta rivelando impossibile.
Dando retta alle rilevazioni, la percentuale di consensi perduti da Forza Italia pare di fatto confluire in maniera del tutto infinitesimale su IV. Confrontiamo, dati alla mano, la Supermedia di tutti i sondaggi stilata da YouTrend nelle ultime tre settimane.
Nella rilevazione di YT del 13 luglio, Forza Italia perdeva lo 0.7% rispetto a due settimane prima e Italia Viva si assestava sul 3% di share, invariata. Il 20 luglio, Fi perdeva lo 0.2% rispetto a 14 giorni prima e Italia Viva si manteneva al 3%. Il 27 luglio gli azzurri perdevano invece lo 0.6% rispetto a un mese prima e Iv restava sempre inchiodata al 3%, ottava in classifica e scavalcata perfino dall’alleanza Verdi/Sinistra.
Anche l’ultimo sondaggio di SWG per il TGLa7 di Enrico Mentana pare offrirci lo stesso spaccato. Gli orientamenti di voto dello scorso 24 luglio vedevano infatti Forza Italia perdere lo 0.3% rispetto alla settimana precedente, percentuale che tuttavia non sembra travasarsi su Italia Viva, che sempre nel sondaggio del 24/7 perdeva a sua volta lo 0.2% rispetto a sette giorni prima, calando addirittura al 2.9%.
Qualche giorno fa, commentando le elezioni spagnole, lo stesso Renzi ha smontato la veridicità dei sondaggi. Eppure in questi anni, nel caso della crescita di Fratelli d’Italia a discapito della Lega, il travaso di voti da un partito all’altro risultava del tutto evidente in ogni rilevazione.
E se tutti questi mitologici elettori “moderati” da conquistare non avessero la benché minima intenzione di farsi accalappiare da Renzi?
(da Dagoreport)
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