LOTTA TRA FRATELLI D’ITALIA DIETRO LA NUOVA VOCAZIONE “TURISTICA” DI LIGURIA DIGITALE, UNA VICENDA CHE PUO’ COSTARE CARA A BUCCI
L’AGENZIA REGIONALE PREPOSTA AL TURISMO E’ DIRETTA DA CARLO FIDANZA CHE NON VA D’ACCORDO CON L’ALTRO FDI BERRINO… DA QUI LA DECISIONE DI TOTI E BUCCI DI DIROTTARE I CONTRIBUTI TURISTICI ATTRAVERSO UNA SOCIETA’ CHE NON C’ENTRA UNA MAZZA… IL PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE CHE AFFERMA “TUTTO IN REGOLA” E’ CASUALMENTE IL COORD. PROV. DI SAVONA DI FORZA ITALIA: LA FARSA CONTINUA
È destino che la società informatica della Regione Liguria provochi sempre qualche imbarazzo ai presidenti di piazza De Ferrari.
Era accaduto per Claudio Burlando quando si chiamava Datasiel e succede oggi per Giovanni Toti con la società diventata Liguria Digitale.
Situazioni diverse ma che, comunque, generano polemiche e, anche per chi non li vuol vedere, qualche problema di opportunità .
All’epoca del centro sinistra nel mirino era finita la convenzione siglata tra Datasiel e le Asl, prevista da una legge regionale, che fissava anche per Datasiel una percentuale del 4 o 7% del valore di aggiudicazione da parte di società esterne, di gare finalizzate all’acquisto di servizi.
In sostanza Datasiel svolgeva, retribuita, la funzione di centro acquisti per conto delle Asl.
Un po’ come oggi fa Liguria Digitale nella versione di Toti e di Marco Bucci, che della società informatica è stato amministratore unico fino a pochi mesi fa, quando è diventato il candidato, in quota Lega, del centro destra per la corsa a sindaco di Genova.
Solo che oltre che occuparsi di high tech, app, programmi, hardware, software, la Regione le fa svolgere compiti sicuramente più divertenti ma forse meno specialistici: comprare otto chilometri di moquette rossa per il red carpet da guinness tra Portofino e Rapallo, ordinare la focaccia al formaggio al consorzio di Recco, le bibite per l’infiorata e comprare un po’ di pubblicità sulla rivista dei vigili del fuoco diretta dal giornalista Mediaset Andrea Pamparana.
Nonostante sia difficile rintracciare questa mission sul sito della società , la comunicazione a fini turistici sarebbe uno dei compiti affidati a Liguria Digitale che gestirà addirittura una vera e propria campagna da oltre un milione di euro.
“Tutto assolutamente regolare e trasparente” ha spiegato due giorni fa un comunicato della società firmato non dal direttore generale Enrico Castanini, bensì dal presidente del collegio sindacale Santiago Vacca, il quale è, tra le altre cose, il coordinatore provinciale savonese di Forza Italia, il partito di Toti.
Non si capisce se per questa funzione di centro acquisti Liguria Digitale incassi una percentuale come ai tempi di Burlando (uno scambio di mail con Carlo Brozzo e Sara Bozzo dell’ufficio stampa e relazioni esterne, e due telefonate con la segreteria del direttore generale Enrico Castanini, non sono bastate ad ottenere una risposta) ma è certo che le sue “azioni” in Regione contino di più dell’Agenzia in Liguria, la struttura che si occupa di promozione turistica e che, apparentemente, avrebbe dovuto occuparsi della mission promozionale invece affidata agli informatici degli Erzelli.
Ma forse una spiegazione è possibile trovarla nelle dinamiche interne alla maggioranza di centro destra.
A capo di In Liguria c’è infatti Carlo Fidanza, politico lombardo (eurodeputato), esponente di Fratelli d’Italia vicinissimo a Giorgia Meloni.
Fidanza non va molto d’accordo con l’altro “fratello”, l’assessore al turismo Gianni Berrino.
Lo scarso feeling con la giunta e l’indipendenza di Fidanza avrebbero così fatto convergere le scelte su Liguria Digitale e Bucci.
Tra l’altro, la società informatica pare stia realizzando il nuovo sito di In Liguria che era stato rinnovato appena un anno e mezzo fa.
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply