L’UNIVERSO PARALLELO E SENZA CRISI DEL TURISMO DI LUSSO: UNA NOTTE A 1.500 EURO E’ UN AFFARE
CHI VIAGGIA A 5 STELLE SPENDE ANCHE IL 70% DI PIU’ DEL PASSATO
Pagare 1600 dollari (o 1450 euro) per una camera di albergo a 5 stelle, nella prima vera estate dopo il Covid, può essere considerato un affarone. Bloomberg dedica un editoriale a quel turismo di lusso, forse sarebbe meglio dire super lusso, che sembra non conoscere crisi.
Secondo i dati di Virtuoso, piattaforma che mette in rete oltre 20 mila consulenti di viaggio di fascia alta, i viaggiatori spendono una media di 1.700 dollari a notte. E la cifra è aumentata del 69% rispetto all’estate del 2019, quando i viaggiatori spendevano in media 979 dollari.
Differenza tra vendite effettive e tariffe rack
“Questi numeri rappresentano le vendite effettive“, ha spiegato Misty Belles, vicepresidente di Virtuoso, facendo così una distinzione con le cosiddette “tariffe rack”, che sono i prezzi pubblicizzati o quelli con cui la struttura spera di vendere una stanza. “La nostra clientela è soprattutto americana e raffinata. Non parliamo di viaggi aziendali e neanche del mercato di massa. Fotografiamo chi realmente prenota e poi paga quelle cifre senza creare problemi”. Anche secondo Jack Ezon , co-fondatore della società di consulenza di viaggi Embark Beyond, (che si rivolge a persone con un budget ultraelevato), i prezzi degli hotel hanno continuato a salire da quando il mondo è stato riaperto dopo il Covid-19 e una sorta di “domanda senza limiti di budget” è diventata il mantra dell’industria dei viaggi. Nel 2022 i viaggiatori che si sono rivolti a Ezon hanno pagato in media 3.682 dollari a notte per l’alloggio, con un aumento del 56% rispetto all’anno precedente, e hanno speso più di 32 mila dollari a viaggio.
Gli aumenti europei superiori a quelli Usa
E il discorso non cambia quando a snocciolare dati ci pensa la società di analisi immobiliare CoStar. La tariffa media giornaliera per gli hotel di lusso negli Stati Uniti questo luglio era di 372 dollari (+ 30% rispetto a 286 dollari nello stesso mese del 2019). Ma l’aumento in Europa è ancora più clamoroso: 625 dollari in media (+ 57% rispetto ai 397 nel 2019).
L’inflazione ha in qualche modo risparmiato i viaggiatori che scelgono le catene di massa – spiega Bloomberg – come Holiday Inn e Best Western – dove i dati di CoStar mostrano come i prezzi medi dal 2019 sono aumentati da 134 a 160 dollari (19%) negli Stati Uniti. L’aumento è però sempre più consistente in Europa: da 139 a 184 dollari (32%).
(da agenzie)
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