MAMMA HO PERSO LA VALIGIA (E L’AEREO): LE VACANZE INCUBO DEGLI ITALIANI
TRA VOLI CANCELLATI E CAOS BAGAGLI, TRUFFE ON LINE E PUBBLICITA’ INGANNEVOLI
Un’estate rovinata dal meteo bizzarro per gli operatori schiacciati dalla crisi ma anche da tante contrarietà e disservizi per i turisti romani vittime della «valigia selvaggia» a Fiumicino, che hanno raddoppiato le denunce di smarrimento e ritardi di bagagli (+46%) rispetto all’estate 2013.
«Mamma ho perso l’aereo!» non solo la valigia: aumentate del 23% anche le segnalazioni voli cancellati e in ritardo soprattutto da parte di compagnie low cost, Della serie, basso costo, basto servizio, alto rischio di perdere il volo prenotato.
Sono queste le principali proteste pervenute al centralino di Assoturista nel mese più caldo per le partenze, dal 15 luglio fino a Ferragosto.
In crescita del 9% anche le proteste relative ai villaggi turistici, che offrono pacchetti all inclusive di soggiorno e viaggio, da parte di vittime di disavventure fantozziane tradite dalla pubblicità ingannevole.
Il ritardo dei voli è l’incubo numero uno dei turisti romani, nella classifica dei disagi vacanzieri stilata da Assoturista, con il 31% delle denunce.
A seguire il 18% di proteste per voli cancellati, il 27% di problemi inerenti ai bagagli, il 14% di disagi nei villaggi turistici, il 5% di truffe.
Sul banco degli imputati, a causa dei voli cancellati, la Trawelfly srl che — come riferisce Assoturista — «ha cancellato numerosi voli lasciando molte persone a terra che ora cercano di riavere i soldi indietro.
La compagnia aerea, che sembrerebbe in via di fallimento o di concordato, non risponde alle mail e alle telefonate. Va ricordato che nell’estate 2013 esisteva la Trawelfly spa, rimasta danneggiata dai numerosi annullamenti delle vacanze in Egitto a causa dello sconsiglio della Farnesina, e poi ricorsa in Tribunale.
Si ritorna allo scandalo della Windjet di qualche anno fa ? In quel caso, a distanza di 2 anni, i passeggeri si sono visti proporre dal Tribunale la liquidazione di somme di 4,50 euro».
Al terzo posto il caos bagagli, per lo sciopero “bianco” degli operatori dei primi di agosto, che ha paralizzato il traffico bagagli del primo scalo romano.
C’è il turista in volo da Venezia a Palermo con scalo a Fiumicino, che il 13 agosto non aveva ancora recuperato 2 valigie.
Chiede i danni morali un passeggero diretto in vacanza ad Ischia che denuncia: «Dopo 10 giorni di continue telefonate ad Alitalia, per una spesa di 60 euro (con attese al telefono di 20 – 40 min), ho dovuto ricomprare vestiti e medicine e rinunciare alla serata Boccelli e al premio Ugo Calise. Per poter infine ritrovare il bagaglio a Napoli, mentre nella denuncia doveva arrivare ad Ischia in albergo».
«In molti si sono addirittura recati presso gli uffici di Roma Fiumicino per cercare il proprio bagaglio. Molti ancora non lo hanno ottenuto nonostante le numerose telefonate.» aggiunge Assoturista.
L’Adoc invece mette sul podio dei reclami di romani e laziali per i pesanti disagi subìti dai passeggeri del traghetto Larks della compagnia Egnatia Seaways, per la tratta Brindisi-Corfù, bloccati al porto di Brindisi l’8 agosto.
Alla fine o hanno dovuto rinunciare al viaggio o hanno dovuto sostenere costi esorbitanti per un traghetto sostitutivo (500 euro , mentre il biglietto prenotato a maggio magari era di 40 euro).
Al secondo posto, le truffe on line: «segnalati quest’anno come non mai — dice l’avvocato Aida Viti di Aadoc — i casi di pubblicità ingannevole on line, di alberghi, B&B e case vacanza virtualmente affidabili e poi, giunti sul posto, rivelatisi inesistenti o totalmente diversi».
«L’antenna tv non prende i canali e la casa non è di tuo gradimento? Lasciala!» si è sentito proferire un incredulo turista romano che aveva preso in affitto una casa vacanza, rimettendoci la caparra.
Infatti la pubblicità ingannevole vola via web. A denunciare ad Assoturista la propria disavventura in Calabria, un romano che a gennaio aveva versato una caparra di 400 euro per l’affitto di una casa vacanza pubblicizzata su un sito dall’1 al 16 agosto, al costo di 900 euro, tutto compreso (lavatrice, climatizzatore, consumi gas e luce ecc,), escluso il televisore.
Giunto sul posto, viene avvisato che avrebbe dovuto pagare a parte l’eccesso di energia consumata, malgrado non fosse negli accordi.
La sala da pranzo è sprovvista di tavolo e deve trascinare il pesante tavolo di ferro del giardino, non prima di aver tolto un pesante piano di legno.
A far traboccare il vaso è il televisore a 32 pollici che, sebbene portato dallo sventurato turista, non prende nessun canale.
«La signora (che si era rifiutata di firmare regolare contratto d’affitto, pur avendo ricevuto le restanti 500 euro) non mi ha inviato nessun tecnico e alle mie lamentele, mi ha invitato a lasciare l’appartamento, dietro restituzione dei 500 euro in contanti, mentre le restanti 400 mi sarebbero state inviate tramite bonifico. Invece mi ha poi detto in una email che la caparra era stata trattenuta per i danni che io le ho causato. Intanto ha modificato l’annuncio sul sito di casevacanza aggiungendo – no tavolo da pranzo interno- no tv per mancanza di antenna.
Vacanze da dimenticare pure per un villeggiante romano volato in Egitto, presso il Nada Resort, a Marsa Alam, che scopre solo all’arrivo che la struttura era stata aperta il 1 agosto dopo 7 mesi di abbandono perchè dismesso da altro tour operator. «L’acqua nei dispenser del ristorante perennemente calda, frigo in camera non funzionante, diving center chiuso (avrebbe aperto il 15 agosto, dopo la nostra partenza) pontile in legno e ferro arrugginito tanto che poi, dopo il ferimento di varie persone, è stato chiuso con la conseguenza che non è stato poi possibile fare il bagno in mare» così si lamenta.
Al terzo posto i disagi per i turisti disabili, vittime delle barriere architettoniche non solo per l’accesso ai lidi, ma anche all’interno delle località turistiche non a misura di carrozzelle.
Laura Candeloro
(da “il Tempo”)
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