MARONI SFILA IN PROCURA USO TELECAMERE E GONZI PADANI. “VOGLIAMO SAPERE LA VERITA'”: BASTAVA CHE SI INFORMASSE, VISTO CHE DA 20 ANNI STA NEL CARROCCIO
IL BARBARO TRASOGNANTE ANNUNCIA: “SIAMO PRONTI A COLLABORARE E SE CI CHIEDERANNO DOCUMENTI LI CONSEGNEREMO”… TRANQUILLO, VENGONO A PRENDERLI DA SOLI
L’ex ministro dell’interno, Roberto Maroni, si è presentato in procura a Milano per un colloquio con il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, titolari dell’inchiesta sulla presunta truffa ai danni dello Stato in relazione ai rimborsi elettorali della Lega Nord e sulla presunta appropriazione indebita ai danni della stessa Lega.
Insieme a Maroni, sono arrivati al quarto piano del palazzo di giustizia di Milano anche Stefano Stefani, il nuovo tesoriere del carroccio che ha preso il posto del Francesco Belsito (che ha presentato le dimissioni dopo essere stato indagato) e il sindaco di varese, Attilio Fontana.
A sollecitare il confronto, che si svolge nell’ufficio di Edmondo Bruti Liberati, procuratore capo di milano, sarebbe stato – secondo quanto si è potuto apprendere da qualificate fonti leghiste – lo stesso Maroni per offrire collaborazione agli inquirenti nelle indagini come ha detto brevemente lo stesso ex ministro.
A conclusione dell’incontro con i pm, Maroni ha detto ai giornalisti di essere “a completa disposizione della magistratura” e che “se la procura ci chiederà dei documenti siamo pronti a fornirli. Non vogliamo nascondere nulla – ha aggiunto – vogliamo garantire la piena e leale collaborazione della Lega. Arrivare alla vertà e accertare tutte le responsabilità è nel nostro interesse. Ringraziamo i magistrati per questa visita, che è avvenuta su nostra richiesta”.
Risulta evidente la strumentalità della mossa di Maroni: dimostrare, telecamere al seguito, che lui rappresenta la “Lega pulita”. Ma visto che è da 20 anni che frequenta le segrete stanze di via Bellerio ed è stato anche ministro degli Interni forse avrebbe fatto meglio ad andarci prima in tribunale a denunciare quello che non andava e di cui cui non poteva non sapere in termini generali.
La collaborazione andava offerta allora, non ora.
Quando è scoppiato il caso dei fondi dirottati in Tanzania, dov’era Maroni?
Perchè non si è dimesso per protesta?
Se non fosse intervenuta la magistratura sarebbe forse stato ancora zitto?
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