MISSIONE BLUFF COMPIUTA: COME FAR SPARIRE L’IMU SENZA DIRE DOVE PRENDERE I SOLDI
A PARTE UNA TASSA SUI GIOCHI E TAGLI IMPRECISATI ALLA SPESA, MANCANO DUE MILIARDI: DIRANNO DOVE INTENDONO PRENDERLI TRA UN PAIO DI MESI…CRITICHE DAI SINDACATI E DAGLI IMPRENDITORI
Un Consiglio dei ministri relativamente breve ha dato il via libera ai provvedimenti annunciati nel pomeriggio. “È un decreto in quattro punti – ha spiegato il presidente del Consiglio Enrico Letta – Cassa integrazione, Esodati, misure per la casa e gli affitti e Imu. Per gli ammortizzatori sociali arriveranno 500 milioni di euto, 700 milioni per gli esodati (una platea di circa 6-7 mila persone).
Per quanto riguarda l’Imu viene cancellata soltanto la prima casa e le coperture sono inserite per decreto.
Sulla seconda rata c’è un accordo ma non le coperture, che verranno specificate nella legge di stabilità di autunno che dovrebbe varare la nuova Service Tax.
La nuova imposta, interamente a gestione comunale, sostituirà di fatto l’Imu dal 2014. Avrà una doppia componente, una includerà la Tares e l’altra la componente dei servizi.
La base imponibile – ha precisato il ministro Saccomanni – sarà calcolata in base alla superficie o alla rendita catastale e graverà anche sugli inquilini nel caso delle abitazioni date in locazione.
La coperta è corta, le coperture di più: cortissime.
Per questo, alla fine, l’accordo che si profila sull’Imu è soltanto a metà .
Le risorse racimolate dal ministro Saccomanni per cancellare l’Imu potrebbero bastare, ora, a scongiurare il pagamento della prima rata rinviata a giugno.
Sulla seconda ci sarebbe solo un accordo politico, ma non la garanzie finanziarie per assicurare già da adesso l’abolizione sic et simpliciter dell’imposta sulla prima casa.
Quello che Alfano e Berlusconi dimenticano di dire (ovvero che al posto dell’Imu ci sarà una nuova tassa), lo spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini: “Abbiamo superato l’Imu sulla prima casa con l’introduzione di una tassa finalmente davvero federale e affidata all’autonomia dei comuni”.
Concetto approfondito da Enrico Letta in conferenza stampa: “Dal 2014 l’Imu non ci sarà più. Dal primo gennaio 2014 nasce la Service tax, che al suo interno comprenderà la Tares.
Come verrà finanziata, quindi, la rata di dicembre?
“Nel decreto che accompagnerà la legge di stabilità , il 15 ottobre, saranno indicate le coperture della seconda rata dell’Imu perchè alcune coperture si svilupperanno nelle prossime settimane”, ha detto Letta, che ha ipotizzato un aumento delle tasse sui giochi per coprire il mancato gettito, da finanziare anche con tagli delle spese e iniezione di altri 10 mld di debiti della Pa.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche Fabrizio Saccomanni, il cui ministero poche settimane fa aveva pubblicato un documento molto critico sulle conseguenze “inique” della cancellazione dell’Imu.
Un giornalista della stampa internazionale, in conferenza stampa, ha chiesto proprio a Saccomanni come si possano conciliare quelle posizioni con la scelta fatta. Saccomanni ha risposto così: “Quel documento non esprimeva la posizione del Tesoro, ma descriveva solo i possibili scenari”.
Il risultato dell’operazione Imu è tutto riassunto nella risposta che Enrico Letta ha dato a una domanda dei giornalisti: “Quanto durerà il governo?”. “Durata indeterminata“, ha ironizzato Letta senza esitare.
Nel coro di approvazione non entrano però alcune voci: quella della Cgil, che riconosce al Cdm “primi atti, sia pur utili e importanti, ma che lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati. I fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata emergenza”.
Non solo, il sindacato mette l’accento su altre priorità da affrontare: “Si ripropone il tema di una restituzione fiscale al mondo del lavoro e delle pensioni in modo forte. Per la Cgil a questo punto non ci potrà essere una legge di stabilità senza una risposta fiscale al lavoro e alle pensioni”.
Ma se viene sciolto il nodo Imu “solo per il 2013 perchè aumentare tasse che nessuno toglierà , come le accise o le tasse sulle seconda casa?”, chiede il leader della Uil Luigi Angeletti e avverte che, se sarà poi necessaria una “rimodulazione nel 2014 la copertura non può che essere una tantum. Io temo invece che si vadano ad aumentare accise che poi resteranno, e mi sembra la soluzione peggiore possibile”.
Di una decisione deludente parla il presidente di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi: “Siamo delusi. Il governo non ha ritenuto di alleggerire l’Imu alle imprese.
I capannoni, i laboratori, i negozi, le botteghe per quest’anno rimangono equiparati alle abitazioni di lusso e continueranno a pagare fino all’ultimo euro”, afferma.
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