MONTECITORIO, TAGLIANO I LAVORATORI E SALVANO I PRIVILEGI DELLA CASTA
L’AZIENZA CHE FORNISCE SERVIZI E IMMOBILI AL PARLAMENTO LICENZIERA’ 350 LAVORATORI SU 530…GUADAGNAVANO 980 EURO AL MESE E DA GENNAIO SARANNO SENZA LAVORO
La Camera dei deputati dà il via ai tagli. Nulla, però, a che vedere con i privilegi e le spese folli dei parlamentari.
Se c’è da stringere la cintura, meglio che a farlo siano prima i lavoratori.
E così, in nome della riduzione dei costi della politica, 350 persone circa verranno licenziate tra poche settimane.
Sono i dipendenti della Milano 90 srl, che gestisce in appalto per la Camera dei deputati servizi come la mensa, la posta e le pulizie.
Lavoratori che di certo hanno poco a che vedere con vitalizi e privilegi: per ciascuno di loro la paga mensile ammonta, infatti, a 980 euro al mese.
I licenziamenti sono la conseguenza di un affitto revocato.
Quello di Palazzo Marini, a due passi da Montecitorio.
L’edificio storico è di proprietà del potente imprenditore romano Sergio Scarpellini che è anche il titolare della Milano 90 srl.
Nel 1997 il Parlamento volle regalare un ufficio dignitoso a ogni deputato e per questo decise di affittare Palazzo Marini e gli altre tre edifici gemelli di piazza San Silvestro. Per Scarpellini, che aveva acquistato gli stabili poco tempo prima con un mutuo (che di fatto è stato pagato dal Parlamento), si rivelò un affare straordinario.
La Camera dei deputati stipulò infatti con l’immobiliarista un contratto da nove anni più nove, che ammontava a 444 milioni di euro.
Con la stessa cifra si sarebbero potuti acquistare immobili al centro di Roma per oltre 60mila metri quadrati.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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