MORTI PER IL TALLIO, IL GIOVANE ARRESTATO CHE CHIEDE LIBRI SULLA RELIGIONE EBRAICA
SE SI FOSSE CONVERTITO ALL’ISLAM, SAI CHE FILIPPICHE CONTRO IL CORANO CHE HA ISPIRATO I SUOI DELITTI… IN QUESTO CASO TUTTI ZITTI
Ha chiesto agli operatori del carcere di Monza libri legati alla religione ebraica ed è sorvegliato a vista dagli agenti di polizia penitenziaria Mattia Del Zotto, il 27enne di Nova Milanese arrestato con l’accusa del triplice omicidio dei nonni paterni , avvelenati con il tallio, e del tentato omicidio di altre cinque persone, tra cui i nonni materni.
Da quanto si è appreso il giovane per ora è in cella da solo, senza tv, controllato 24 ore su 24 ed ha già avuto un colloquio con lo psichiatra interno.
Da quanto si è saputo Del Zotto, arrivato in carcere in piena notte dopo che mercoledì sera i carabinieri lo hanno arrestato su ordine del gip di Monza Federica Centonze, è apparso freddo, non provato emotivamente: come se avesse alzato una “barriera” per rinchiudersi in un suo mondo.
Nel corso del colloquio previsto all’ingresso ha toccato le tematiche religiose e ha chiesto di poter avere libri sull’ebraismo, credo al quale, come lui stesso aveva detto durante un interrogatorio, si è avvicinato da circa tre anni.
Viste la particolarità del caso e l’età del pluriomicida reo confesso, la direttrice della casa circondariale, Maria Pitaniello, ha concordato con il Procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti, titolare dell’inchiesta, di sottoporre il 27enne non solo a un regime di sorveglianza «intensivo» ma anche a un monitoraggio continuo da parte degli psichiatri e psicologi interni per una valutazione sul suo stato di salute mentale.
Ci sarà , quindi, un lavoro d’èquipe tra i medici, la polizia penitenziaria, la direzione del carcere, per accertare quali siano effettivamente le sue condizioni psicologiche. Tutto ciò per poi cercare di inserirlo nella vita carceraria. Sempre nel carcere di Monza domani Del Zotto sarà interrogato dal gip.
(da agenzie)
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