NAPOLI: FORZA ITALIA DIVISA TRA LETTIERI E CARFAGNA
L’EX MINISTRO: “L’IMPORTANTE E’ CHE CI SIA UN NOME UNITARIO”
L’uno lavora a questo obiettivo da più di quattro anni.
L’altra, invece, è una candidata “naturale” ma decisamente poco propensa.
L’uno Gianni Lettieri, l’altra Mara Carfagna. A Napoli il centrodestra è a caccia del nome giusto per conquistare palazzo San Giacomo, ma anche in questo caso — come a Roma e a Milano — l’obiettivo dell’unità dello schieramento fatica a essere raggiunto.
L’ago della bilancia è nelle mani di Silvio Berlusconi ma Forza Italia, tanto per cambiare, sul territorio è divisa.
Non è un mistero che al Cavaliere sarebbe piaciuto schierare la ex ministra delle Pari Opportunità . Che finora, però, ha sempre allontanato da sè l’amaro calice. Finora, appunto.
Visto che in un’intervista a Libero sembra aprire uno spiraglio. “Sono pronta a candidarmi, se me lo chiederanno, ma — dice – a condizione che sia una candidatura unificante, il centrodestra vince se si aggrega intorno a un nome”.
Una quasi-disponibilità , insomma, che, però, è subordinata a un “ma” grande come una casa. Perchè Mara Carfagna sa bene che il nome di Gianni Lettieri, imprenditore che già quattro anni fa sfidò De Magistris per il centrodestra, è in campo “a prescindere”.
E lei a fare la candidata alternativa non ci pensa nemmeno.
“Chi fa politica — spiega all’Huffington Post — sa bene che ci sono dei momenti in cui è difficile tirarsi indietro.
Per questo nel 2010, con spirito di servizio, accettai di candidarmi come capolista alle Regionali. Conosco le regole della politica ma credo anche che, in vista delle amministrative, il centrodestra debba presentarsi unito e a Napoli c’è già in campo Lettieri. Il suo impegno va sostenuto e incoraggiato”.
A suo favore, l’imprenditore ha i quattro anni e passa trascorsi a guidare l’opposizione in consiglio comunale e il fatto di aver costruito nel frattempo un movimento civico che gli consente di proporsi come candidato “oltre” i partiti. Contro, c’è però la sconfitta incassata nel precedente turno.
Non tutta Forza Italia è con lui.
Un paio di settimane fa il coordinatore azzurro della Campania, Domenico De Siano, lo ha portato da Berlusconi per ottenerne la benedizione. L’idea sarebbe quella di ripetere il “modello Brugnaro” di Venezia, anche se in questo caso non si può certo parlare di novità : già cinque anni fa Lettieri era appoggiato dall’allora Pdl e accanto a lui, a chiudere la campagna elettorale, c’era proprio il Cavaliere.
Pare che l’ex premier abbia sostanzialmente dato il suo placet.
Ma per considerare chiusa la faccenda è decisamente troppo presto, nè si può essere sicuri che Berlusconi non cambi idea.
Bisogna capire quanto (e soprattutto se) avrà un peso Francesca Pascale. Fino a un anno fa il suo nome era addirittura circolato come quello di potenziale candidata: una suggestione che trova sempre meno appiglio nella realtà .
La sua influenza sul numero uno azzurro è decisamente in calo e così, verosimilmente, la sua influenza politica.
Che, peraltro, si muove soprattutto attraverso l’asse con Armando Cesaro, figlio di Luigi (meglio noto come Giggino a ‘purpetta), già presidente della provincia di Napoli e uomo di Cosentino.
Accanto all’imprenditore napoletano si sono già schierati l’ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, e Gianfranco Rotondi.
La sua candidatura non piace invece ad Amedeo Laboccetta, altro ex cosentiniano, che di certo qualche voto sul territorio ce l’ha.
Inoltre, tra le fila di Forza Italia, c’è qualcun altro che ambisce alla candidatura, come l’europarlamentare Fulvio Martusciello.
Ma c’è un problema anche tra gli alleati.
Fratelli d’Italia, che a Napoli si attesterebbe intorno al 4% di consensi, sarebbe divisa al suo interno con il coordinatore, Marcello Taglialatela, che non sembra intenzionato ad appoggiare l’ipotesi Lettieri.
Problemi anche in casa Ncd: i vertici nazionali, tra cui Maurizio Lupi, avrebbero fatto sapere di essere pronti a convergere sull’imprenditore ma il coordinatore del partito in Campania, Gioacchino Alfano, guarda più al centrosinistra.
Infine c’è la Lega che punta a presentare una sua lista a Napoli ma non ha una consistenza tale da condizionare la scelta del candidato.
Sebbene dal senatore Raffaele Volpi, vicepresidente nazionale di Noi con Salvini, sia già arrivata una sonora bocciatura. “Ha già perso cinque anni fa, figuriamoci”, sentenzia.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply