NAUFRAGIO A LAMPEDUSA E I TURISTI VANNO IN SOCCORSO PER SALVARE I SUPERSTITI
UNO YACHT DI TURISTI E UNA BARCA DI LAMPEDUSANI HANNO LANCIATO CIME E SALVAGENTI PER DARE APPIGLIO AI NAUFRAGHI CHE SONO STATI PORTATI A BORDO… QUESTA E’ LA LEGGE DEL MARE E DELLA CIVILTA’ IGNOTA AGLI INFAMI
A pochi metri dalla costa di Capo Ponente, a Lampedusa, 55 persone migranti sono state tratte in salvo ieri dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza. Ma il primissimo intervento di soccorso è avvenuto per opera di turisti che si trovavano per caso su uno yacht passato in quel tratto di mare, e di alcuni lampedusani a bordo di un’altra barca.
Le immagini, diffuse sui social, mostrano l’imbarcazione che accoglie persone salite a bordo dopo aver ricevuto salvagenti e corde.
Secondo quanto ricostruito, i 55 si trovavano su un barchino di metallo che ha iniziato a imbarcare acqua quando mancava poco a raggiungere la costa. Due imbarcazioni civili, tra cui lo yacht da cui è stato girato il video, hanno avvistato il barchino e hanno subito lanciato l’allarme. Nel frattempo, sono intervenuti lanciando cime e altre attrezzature di sicurezza e oggetti galleggianti per offrire un appiglio ed evitare il peggio.
Dopo pochi minuti sono intervenuti i militari, per recuperare il resto delle persone finite in mare. Nel frattempo, infatti, il barchino si era definitivamente ribaltato. Le 55 persone soccorse hanno poi riferito alla Guardia costiera, dopo lo sbarco al molo Favarolo di Lampedusa, che inizialmente a bordo sarebbero stati in 58, tra cui un minorenne. Dunque sono partite le ricerche per i tre dispersi: tre motovedette hanno percorso il tratto di mare davanti a Capo Ponente, ma senza trovare nessuno.
Le persone soccorse erano originarie di Camerun, Guinea Konakry, Liberia, Mali, Senegal e Sierra Leone, secondo quanto riportato da giornali locali. C’erano anche nove minori.
L’imbarcazione sarebbe partita da Sfax, in Tunisia, due giorni fa. I passeggeri avrebbero pagato 3mila dinari a testa per essere imbarcati, rischiando la vita per attraversare il Mediterraneo. In alcuni casi la loro intenzione era di arrivare e restare in Italia, in altri di raggiungere dei parenti in Francia. Tutti sono stati trasferiti nell’hotspot dell’isola siciliana, dopo i controlli medici sul loro stato di salute. Nei prossimi giorni verrà disposto il loro spostamento in altre strutture per l’accoglienza.
(da Fanpage)
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