VLADIMIR LUXURIA “FRANCESCA PASCALE, DI CUI SONO AMICA, STA PORTANDO AVANTI LA SENSIBILITA’ DELL’ULTIMO SILVIO, NEL 2014 PARTECIPARONO AL GAY VILLAGE”
“HO FIDUCIA IN LEI, SE COSTRUISCE UNA FORZA ITALIA MODERATA, SENSIBILE AI DIRITTI CIVILI, POSSO ANCHE ISCRIVERMI”
“Francesca Pascale è una donna intelligente ma potrebbe anche essere vittima di un meno intelligente processo di santificazione da parte della sinistra dopo anni di demonizzazione”. Il solito copione, quindi? “Il solito. Pascale è nel solco di Veronica Lario e di Mara Carfagna.
Così parla al Foglio Vladimir Luxuria, attivista, opinionista ed ex parlamentare di Rifondazione comunista, che di Pascale, anche lei attivista, oramai opinionista ed ex politica italiana, è un’amica sincera.
Insieme hanno portato avanti le cause Lgbt.
Ma Luxuria, non c’è il rischio che questa stessa sinistra, così affettuosa, da un momento all’altro la getti via? Oggi la invita Serena Bortone a Rai Radio 2, domani la convoca Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”, eppure un tempo la chiamavano la Calippa.
“Francesca Pascale”, ribadisce l’amica attivista, “è una donna intelligente e se viene ospitata in televisione per parlare di diritti civili è solo che un bene. Poi certo, c’è un meccanismo tipico a sinistra”. Quale? “Quello di scrivere sulla lavagna i buoni e i cattivi”. E di spostare, mano a mano, gli uni di qua, gli altri di là
Quindi, al di là dell’infantilismo di chi la demonizza e poi la venera, l’ubiquità di Pascale è un bene.
“Altroché. Anzi, oltre il progetto televisivo, l’ubiquità potrebbe nascondere persino un progetto politico. Come Marina Berlusconi e come la stessa Mara Carfagna, E’ una destra, la loro, più simile a quella inglese di David Cameron”, argomenta Luxuria, “sicché non è da escludere l’effervescenza di un forza centrista”.
“Credo che Marina e Francesca stiano portando avanti la sensibilità dell’ultimo Silvio. Pensi che quando Pascale e Berlusconi parteciparono al Gay Village, nel 2014, lui poi mi invitò ad Arcore”. E…? “Il risultato di quella cena fu la libertà di voto, per i parlamentari di Forza Italia, sulla legge relativa alle unioni civili”.
“In tanti pensavano stessi per iscrivermi a Forza Italia. E forse non avevano torto”.
Perché, davvero ci ha pensato?
“Ci ho pensato e ci penso. Sui diritti siamo fanalino di coda in Europa e i governi di sinistra, negli anni, hanno realizzato il minimo sindacale. Giusto la legge sulle unioni civili. Quindi ci penso, sì, a iscrivermi a Forza Italia. E in Francesca Pascale”, la nuova santa, “io ho fiducia”.
(da il Foglio)
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