NEONAZISTI TEDESCHI AVEVANO UNA LISTA DI 25.000 AVVERSARI POLITICI DA ELIMINARE
SGOMINATA LA FORMAZIONE EVERSIVA “NORDKREUZ”, TRA I SUOI CAPI VI SONO MILITARI E AGENTI DI POLIZIA… RITROVATE ARMI E PIANI DI ATTACCO
Una «lista della morte» con 25 mila indirizzi di avversari politici da eliminare. A metterla nero su bianco il gruppo di estrema destra «Nordkreuz» (Croce del Nord), che conta tra i suoi capi agenti di polizia e militari delle forze armate.
A quanto scrive il «Tagesspiegel», la formazione eversiva intendeva prepararsi all’uccisione di diverse personalita’ politiche che si sono prodigate nella difesa di profughi.
Un caso che arriva a pochi giorni dall’arresto del quarantacinquenne Stephan Ernst, vicino ad una variegata rete di formazioni neonaziste, per l’omicidio di Walter Luebcke, il politico «pro-migranti» della Cdu trovato la notte del 2 giugno in un lago di sangue sulla terrazza della sua abitazione a Kassel, in Assia.
La formazione Nordkreuz – affermano i reporter del «Redaktionsnetzwerk Deutschland», che hanno avuto accesso ai protocolli di interrogatori realizzati dal Bka, l’Ufficio criminale federale – intendeva colpire in tutta la Germania: a questo scopo era stata preparata la «lista della morte», con tanto di nome e indirizzi. Stando a queste rivelazioni, il gruppo – con base in Meclemburgo e in Brandeburgo – avrebbe almeno due succursali, ossia «Suedkreuz» e «Westkreuz» (rispettivamente Croce del Sud e Croce dell’Ovest), e disporrebbe di una rete di sostenitori anche a Berlino.
E’ dall’estate di due anni fa che la Procura federale ha aperto un’inchiesta nei confronti del gruppo: l’accusa e’ preparazione di atto di matrice terrorista.
La «lista della morte» con quasi 25 mila indirizzi sarebbe emersa in vari documenti e supporti elettronici sequestrati dagli inquirenti in una serie di perquisizioni effettuate nell’agosto 2017 e nell’aprile 2018.
A quanto scrive la rete dei giornali di Rnd, si tratta prevalentemente di politici della sinistra. E’ negli interrogatori di uno dei militanti di Nordkreuz che emerge come la lista servisse a «liquidare» gli avversari in caso di «conflitto»: cosi’, almeno, si sarebbe espresso il militante Horst S., ovvero colui che era vicesegretario dell’associazione dei riservisti della Bundeswehr, l’esercito tedesco, in Meclemburgo.
E ancora: sempre stando ai protocolli dell’Ufficio criminale federale, un altro membro di Nordkreuz, l’avvocato Jan Hendrik da Rostock, aveva l’intenzione di consegnare ai propri complici dei lasciapassare per il «giorno X» con tanto di timbri e carta intestata della Bundeswehr. Il tutto allo scopo di permettere ai complici di arrivare piu’ rapidamente nelle «aree delle operazioni» in cui realizzare le «liquidazioni» di cui sopra.
Si aggiunge un altro dettaglio inquietante: il fondatore del gruppo «Nordkreuz», agli arresti già dal mese scorso, è un agente delle forze speciali Sek (Spezialeinsatzkommando) della polizia tedesca.
Marko G. e’ accusato di avere sottratto munizioni dai depositi delle forze dell’ordine, tra cui migliaia di pallottole. In piu’, il soggetto era in possesso di una mitragliatrice Uzi che pero’ non e’ in dotazione della polizia, bensì dell’esercito, a quanto emerge da informazioni che i giornalisti di Rnd hanno avuto da fonti vicine all’inchiesta.
L’arma sarebbe stata rubata circa 15 anni fa. E’ sempre il Tagesspiegel a ricordare che i reati violenti di estrema destra negli ultimi anni sono cresciuti in maniera esponenziale in Germania: fino alla fine di settembre dell’anno scorso l’Ufficio federale criminale ha segnalato 9013 atti di violenza attribuibili a soggetti della destra radicale.
Nel 2018, inoltre, gli attacchi di natura antisemita sono cresciuti del 20%. Di questi, il 20% e’ attribuito a realtà di estrema destra.
(da “La Stampa”)
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