PIETRANGELO BUTTAFUOCO: “LA VIOLENZA SULLE DONNE E’ UN PROBLEMA DELLE SOCIETA’ EVOLUTE”
RENZI HA FATTO SOLO UNA OPERAZIONE DI MARKETING
“E’ insopportabile”. Pietrangelo Buttafuoco, scrittore e giornalista (il suo ultimo romanzo per Bompiani si intitola “Il dolore pazzo dell’amore”) non lascia concludere la domanda perchè il termine femminicidio “è insopportabile”, Laura Boldrini “è il presidente della Camera, il maschile è neutro”, e la scelta di Matteo Renzi per un governo con otto ministre è (nuovamente) “insopportabile” e soprattutto “un artifizio”. Non teme, Buttafuoco, di andare controcorrente in una intervista che entra nella campagna lanciata da Lidia Ravera e HuffPost per l’8 marzo con lo slogan #donneèbello.
Perchè è tutto così insopportabile?
Renzi ha compiuto una operazione di marketing, ha ripetuto quello che aveva fatto Silvio Berlusconi promuovendo molte donne in nome della giovinezza e della femminilità – e cioè facendo intendere che la gioventù è donna -, ma al posto della avvenenza il nuovo presidente del Consiglio ha preferito l’idea di carino. Un’operazione dunque stucchevole, così come tutto il dibattito recente sulla violenza, gli interventi del presidente Laura Boldrini…
“La presidente” è altrettanto odioso?
Preferisco usare il maschile perchè è neutro. L’essenza del maschile è neutra, così come la terza persona usata da Giulio Cesare. Nel maschile c’è il distacco, e nessuno si offende. Stavo dicendo che quando le operazioni stucchevoli incontrano il dogma del politicamente corretto incarnato da Laura Boldrini allora entriamo nello zeitgeist, nello spirito del nostro tempo dove tutti seguono come pecoroni l’istinto totale che annulla la differenza di genere e produce aberrazioni che prima di offendere la natura offendono il buon senso. Penso ai moduli con la scritta genitore 1 e genitore 2. Nelle madrasse c’è molta più libertà che nelle nostre società cosiddette evolute, o peggio, risolte.
Esiste allora una maniera per mantenere la differenza di genere mantenendo il rispetto?
Il rispetto è un problema delle società emancipate, è la malattia tipica delle società occidentali e delle culture liberali. Chi paga il pegno è sempre l’istinto primario dell’aggregazione umana. Il principio totalitario è fondato sull’esistenza di un super-ego che amministra tutti rendendoci uguali come nella fattoria orwelliana, che nella mia visione non era affatto una critica al regime stalinista bensì il racconto dolente dell’evolversi di una società capitalista composta da consumatori del mondo globale.
Dunque tutte le statistiche, i numeri, i casi delle donne picchiate sono il prodotto della modernità ? E come gestirle allora?
Se sapessi che una amica fosse vittima di queste violenza saprei come gestire la cosa. Più una società è arretrata più è in grado di intervenire in casi come questi. D’altro canto penso che noi giornalisti, insieme con il resto della società , siamo caduti in un riflesso condizionato, in un luogo comune. Ci hanno fatto leggere “Padre padrone” e ci hanno detto che i padri, gli uomini, sono violenti e crudeli. E’ come quando uscì “Volevo i pantaloni” e tutti pensarono che le ragazze siciliane fossero come la protagonista. Abbiamo preso un tema e l’abbiamo fatto diventare una moda. E, appunto, lo stesso automatismo che ci fa dire che i musulmani sono tutti terroristi, e i preti tutti pedofili.
(da “Huffingtonpost“)
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