“PRONTO ALTRO FANGO MENTRE BALDASSARRI VA A PALAZZO GRAZIOLI”: FABIO GRANATA FA NOMI E DENUNCIA
“LA FORZA ECONOMICA NON INCIDE SOLO NELL’ACQUISTO DI DEPUTATI, MA ANCHE SCATENANDO LA MACCHINA DEL FANGO CONTRO CHI SI OPPONE”…”BERLUSCONI STA TRASCINANDO IL PAESE VERSO UNA DERIVA SUDAMERICANA”
“Attenzione, la forza economica non incide solo nell’acquisto di deputati, ma anche scatenando la macchina del fango contro chi si oppone. Però non siamo spaventati”.
Fabio Granata, il falco per eccellenza, non solo sottoscrive le parole di Gianfranco Fini, ma va oltre: fa nomi, contestualizza episodi, denuncia pressioni e minacce.
Onorevole, in Fli c’è qualcuno che si è fatto convincere da Berlusconi…
Vede, è evidente la presenza di zone grigie. Ebbene queste “zone” è meglio se vengono subito allo scoperto e se ne tornino a casa.
Si spieghi meglio…
Non le voglio individuare per non dare alibi a nessuno…
Parliamo di parlamentari che hanno un prezzo…
So una cosa: certe conversioni sulla via di Damasco le trovo sospette. È strano se dopo un congresso dove nessuno ha espresso una sola perplessità sulla linea politica, c’è chi dà l’addio. Però c’è un piccolo particolare che Berlusconi non ha capito: che il conflitto parlamentare si è chiuso il 14 dicembre con la nascita dall’area dei “disponibili”.
I Responsabili, dove sono confluiti anche tre dei vostri…
Sì, un’area vergognosa. Ma da quel momento abbiamo capito che non è per via parlamentare che Berlusconi può cadere, quindi se ingrandisce di una o due unità , spende male i suoi soldi. Piuttosto deve pensare a trovare un candidato credibile per la campagna elettorale.
Siete pronti a denunciare quanto state subendo?
Vivo sotto scorta da dieci anni, e in vita in mia ho messo 38 vincoli paesaggistici come assessore in Sicilia. Ho fatto quaranta demolizioni. Eppure mi sono ritrovato fotografato su Panorama come un ladro. Perchè sono contro. Come me, lo stesso trattamento è stato riservato a Bocchino, Briguglio, Fini, mentre altri come Baldassarri andavano a cena a Palazzo Grazioli. Il problema è quello di avere contro un potere smisurato.
Come intendete andare avanti?
Non abbiamo più la necessità di avere dei gruppi parlamentari, la questione si è spostata. Guardi Sel: hanno il 9% eppure sono fuori, così noi. Detto questo, dobbiamo tornare allo spirito di Bastia Umbra, all’anti-berlusconismo, e chi ci sta lo deve fare fino in fondo.
Non c’è un conflitto tra il ruolo istituzionale di Fini e quello che poi dichiara sul premier?
Lui, in questa fase, resta lì come baluardo della democrazia, come terza carica dello Stato, quando la seconda e la quarta non sono il massimo dell’equilibrio.
Ultimamente è più preoccupato del solito?
Sì, molto: ho ricevuto minacce telefoniche e altri segnali. È significativo come viene dipinto il vicepresidente dell’antimafia, sono sicuro di altri servizi da Panorama, tanto che sto facendo cause legali e civili.
Ha sentito Fini? Come sta vivendo questo passaggio?
La grande delusione del presidente della Camera, è che all’indomani di Milano, con in campo un rischio concreto per la democrazia italiana, c’è ancora qualcuno che pensa al ruolo che deve avere dentro a un partito. È una vergogna.
Ma l’ha visto?
Sì, è determinato e sicuro delle sue decisioni.
Bè, sarà stupito degli addii…
Anche incazzato. Ma non intende recuperare questi. Ribadisco: il conflitto non è più parlamentare, ma sociale, verso una deriva sudamericana pericolosissima. Con tutto il rispetto per il Sudamerica.
al.fer.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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