REGIONE LAZIO: I POLITICI CHE PRENDONO TRE VITALIZI
SOMME TOTALI CHE SUPERANO I 10.000 EURO AL MESE
Mentre i soldi disponibili per le attività dei Consigli regionali diminuiscono, le spese per i vitalizi aumentano.
Secondo quanto riporta il Messaggero è questa la situazione nella maggior parte delle Regioni italiane.
Starebbe cominciando, dunque, un’ondata di nuovi tagli per arginare una situazione insostenibile dal punto di vista economico.
Il problema in particolare non è legato ai nuovi consiglieri cui non spetta il vitalizio, ma a quelli del passato per cui non si può applicare l’abolizione in modo retroattivo. Inoltre alcuni politici raddoppiano o addirittura triplicano il proprio rimborso a vita sommando diverse cariche.
Il Lazio è il manifesto della situazione.
Nella Regione del debito extra-large della Sanità e dell’addizionale Irpef tra le più alte, la spesa continua a salire alla voce vitalizi e vale il 25% del bilancio del Consiglio regionale, cioè oltre 20 milioni di euro l’anno.
Se non bastasse alcuni ex consiglieri del Lazio, ex senatori o deputati tra 5 anni potranno vedere triplicato il proprio vitalizio abbinando a quello regionale, quello del Parlamento europeo e quello del Parlamento italiano.
Per una somma totale che può superare i 10 mila euro.
Per esempio, sempre nel Lazio, un gruppo di 40 ex consiglieri “under 50” sta per festeggiare il proprio cinquantesimo anno di età con un regalo in più: potranno ritirare infatti l’assegno del vitalizio del Consiglio regionale cumulabile con altri vitalizi. Mentre emergono alcuni tentativi di correggere il tiro la comitiva di politici col doppio rimborso si sta per allargare a quelli che hanno appena lasciato il Parlamento europeo.
Potito Salatto è uno di questi, in Europa col Pdl dal 2009 e poi in Fli. Oggi si gode dalla Grecia il triplo vitalizio: 5.200 euro dalla Regione, 1.200 dal Parlamento italiano e 800 euro per la pensione dopo 25 anni all’Enasacro.
Salatto commenta che “è tutto in regola”, la legge infatti lo permette.
Il forzista Luciano Ciocchetti somma il vitalizio della Camera (quasi 3 mila euro) a quello di 2.300 euro circa della Regione Lazio: “Non abbiamo rubato nulla. E la legge non l’ho fatta io”, commenta il politico che spera di tornare presto in Parlamento. Augusto Battaglia del Pd si augura che “per i politici valgano le stesse regole dei lavoratori”.
Nel frattempo tra Regione e Parlamento percepisce 6.800 euro di vitalizio.
Tuttavia in questa classifica ci sono dei veri e propri recordman.
Domenico Gramazio, Pdl, supera i 10 mila euro tra Regione e Parlamento. Angiolo Marroni, storico esponente della sinistra, arriva a quasi 8 mila euro abbinando il vitalizio da consigliere regionale, più il compenso da Garante dei detenuti, più la pensione di reversibilità della moglie defunta per le sue attività da parlamentare e consigliere.
Anche Donato Robilotta, già assessore regionale con Forza Italia, percepisce 3 mila euro di vitalizio ma è infuriato contro la crociata anti-vitalizi: “Prendo il vitalizio previsto dalla legge. Non ci sto ad essere trattato come un malfattore”.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che a margine di una conferenza stampa ha commentato così i dati diffusi in questi giorni: “Bisogna preparare provvedimenti che partano sia dal riconoscimento dei diritti acquisiti, ma anche dalla necessità di non tollerare le stravaganti scelte fatte negli anni passati, dove ‘stravaganti’ è almeno virgolettato”.
“Noi i vitalizi li abbiamo aboliti – ha continuato il presidente – perchè è evidente che andavano aboliti e siamo la Regione che di più ha adottato le regole di trasparenza e spending review”.
“Ora ci sono dei diritti acquisiti che negli anni, prima di noi, sono partiti.
“È evidente – ha proseguito il politico in quota Pd – che andranno affrontate le storture che dentro quel sistema ci sono evitando il pericolo che si possano aprire vertenze e ricorsi”.
(da “Huffingtonpost“)
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