REGIONE SICILIA: “I GRILLINI HANNO 26 PORTABORSE E POI FANNO LA MORALE AGLI ALTRI”
I COLLABORATORI MANDANO I CONTI IN TILT… E L’EX VENTURINO SVELA CHE I CINQUESTELLE NE HANNO RADDOPPIATO IL NUMERO
Il caso più eclatante è quello del movimento 5Stelle. Qui, con le nuove regole della spending review all’Ars, i collaboratori esterni sono passati da 12 a 26.
I nuovi, alcuni con contratti part time, sono soprattutto avvocati o laureati in Giurisprudenza. Già , perchè se fin dall’inizio della legislatura i parlamentari grillini avevano assunto dodici collaboratori esterni con contratti subordinati, pagandoli con i 2.400 euro mensili (a deputato) destinati secondo le vecchie regole al funzionamento del gruppo parlamentare, adesso con i soldi per i portaborse (altri 3.180 euro al mese per deputato, garantiti sino alla fine della legislatura) hanno allargato il cerchio.
Una decisione nell’aria da qualche mese.
Presa insieme con la base a Enna nell’autunno scorso, poco prima della mozione di sfiducia al presidente della Regione.
“Allora – dice il capogruppo Giancarlo Cancelleri – abbiamo chiesto ai nostri sostenitori di poter utilizzare i fondi dei portaborse per rafforzare l’ufficio legislativo e il lavoro nelle commissioni e per rispondere alle continue sollecitazioni che riceviamo dai cittadini”.
Sondaggio esteso ai meetup anche via Internet e con esito positivo.
E seguito dalla ricerca del personale tra gli attivisti e i sostenitori del movimento. “All’indirizzo del gruppo – dice ancora Cancelleri – sono arrivati una trentina di curriculum tra cui abbiamo scelto quelli che ci sembravano i migliori”.
Fatto sta che adesso, a sentire i malevoli, nelle stanze dei grillini all’Ars sono più i collaboratori che le sedie.
Rafforzato l’ufficio stampa con l’ingresso di Maria Chiara Graziano, ma anche l’area legislativa con una decina di avvocati o laureati in Giurisprudenza provenienti da tutta la Sicilia.
Tra questi, Loriana Muncibì, classe 1982, di Gela e per anni avvocato a Piacenza, assunta direttamente dal capogruppo Cancelleri.
Mentre è rientrata al gruppo 5Stelle Samantha Busalacchi, attivista storica del Movimento, prima assunta nell’ufficio di presidenza con Antonio Venturino e che torna a occuparsi della segreteria.
Proprio con Venturino ieri, in aula, si è consumato un botta e risposta dai toni aspri.
A iniziare è stato il vice presidente dell’Ars che l’anno scorso ha lasciato in polemica il movimento di Grillo.
“Anche i grillini hanno speso soldi per i portaborse – ha detto Venturino durante la discussione sul bilancio interno dell’Assemblea – Loro utilizzano 3.180 euro a deputato, di questo però non parlano mai…”.
Immediata la replica del capogruppo di M5S Cancelleri: “Aveva promesso ai cittadini di restituire parte della sua indennità . Finchè non lo farà non siamo disposti a prendere lezioni da lui”.
E oggi Venturino ha rincarato la dose: i portaborse che “i grillini si sono affrettati ad assumere e contrattualizzare entro il 31 dicembre 2013 sono ben 26 tra vecchi e nuovi. Mi viene naturale chiedere con quali soldi vengano pagati, se con il bilancio che ieri hanno populisticamente criticato davanti alle telecamere o con soldi che arrivano da altri bilanci? Quando si fa le verginelle della politica, occorre intanto avere la coscienza pulita e mi pare evidente che non sia così dato che al loro seguito ci sono più portaborse che deputati”.
I contratti dei nuovi assunti? Cocopro da 1.400 euro netti al mese. Una cosa è certa: la legge sul controllo della spesa del Parlamento votata qualche settimana fa all’Ars e che garantisce i contratti in corso al 31 dicembre, ha aperto la corsa alle nuove assunzioni un po’ in tutti i gruppi parlamentari: dall’Udc all’Mpa, dal Pdl al Pd ad Articolo 4.
E questo nonostante il Parlamento siciliano sia l’unico in Italia che può contare su 85 collaboratori interni fissi.
Assunzioni – c’è chi parla di almeno una cinquantina – fatte direttamente dai singoli parlamentari anche con forme di contratto che limitano al massimo il peso contributivo, simili a quelli delle colf – come ha ammesso Alice Anselmo dell’Udc che vi ha fatto personalmente ricorso – e contro cui si sono espressi sia il presidente della Regione Rosario Crocetta che quello dell’Assemblea Giovanni Ardizzone.
Fatto sta che proprio perchè i rapporti di lavoro dipendono direttamente dai singoli deputati, il numero dei contratti resta ancora avvolto dal mistero.
Nell’Mpa raccontano di deputati al telefono con i consulenti per chiudere i nuovi contratti (almeno tre sono emersi finora) fino al 30 dicembre.
Uno solo quello siglato per la Lista Musumeci. “Un contratto a prestazione per il nostro addetto stampa Alberto Samonà “, dice Nello Musumeci.
Il numero totale dei neo-assunti si conoscerà , comunque, solo a fine mese, quando verranno presentati i rendiconti per il rimborso delle spese.
Una verità , ammessa in aula dallo stesso presidente dell’Ars rispondendo, guarda caso, alle contestazioni dei grillini che criticavano lo stanziamento di due milioni in più nel bilancio dell’Ars rispetto a quello previsto dal governo regionale: “La certezza sui costi precisi – ha detto Ardizzone – si avrà quando, a fine mese, i gruppi parlamentari presenteranno i rendiconti per i portaborse. Anche il suo”.
“È davvero così – aggiunge il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi – non escludo che possano esserci state nuove assunzioni anche tra i deputati del nostro gruppo, anche se la maggior parte degli assistenti è stata contrattualizzata a inizio legislatura, senza contare che con noi ci sono una ventina di stabilizzati “.
Gioia Sgarlata
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