Ricordi
IL MIO PRIMO VOLANTINAGGIO
Sull’anno non sono sicura (1970?), sul giorno sì: primo maggio!
Il primo maggio, a Montepulciano, c’è la fiera e migliaia di persone vengono dalle campagne e dai paesi vicini perchè, oltre alle bancarelle, ci sono anche “le macchinine” che poi sarebbe il luna park.
Questa fiera ha origini antichissime, se ne parla anche nello statuto del 1337 ed è dedicata a Santa Agnese, patrona non ufficiale di Montepulciano, ma ormai dal dopoguerra è diventata motivo di propaganda comunista…e di comunisti ce n’erano e ce ne sono ancora tanti.
E così avevamo deciso: dopo riunioni semi-segrete era il momento di uscire allo scoperto, dovevamo far vedere che anche da noi esisteva il Fronte della Gioventù e quale occasione migliore di un volantinaggio alla fiera? Certo, i rischi c’erano…i compagni del Co.Co.Ri (Comitato comunista rivoluzionario) non sarebbero stati molto contenti…ma noi eravamo decisi. L’azione doveva essere breve: prendere di sorpresa l’avversario e…sparire prima che “gli altri” potessero organizzarsi.
Il volantino era pronto, ricordo ancora alcune frasi: “Se la nostra battaglia provoca in voi tanta rabbia vuol dire che siamo nel giusto, vuol dire che ancora esiste l’Uomo là dove vorreste la massa beota e trinariciuta” “noi siamo la gioventù libera, siamo l’unica e vera opposizione al sistema” L’importante comunque non era il contenuto, l’importante era far vedere che c’eravamo!
E così io, Anna, Roberto, Biagio, Giorgio (spero di non ricordare male) ci siamo sistemati vicino al giardino pubblico e abbiamo cominciato a distribuire… molte persone (le più “colte”) il volantino lo gettavano via subito, altri non capivano cosa fosse: lo guardavano, cercavano disperatamente una falce e martello e poi, non trovando il loro simbolo preferito lo appallottolavano e lo buttavano… in breve tempo intorno a noi si era formato un tappeto di fogli, ma…ecco che vedo avanzare un amico di mio padre, finalmente uno di “destra”… mi guarda da lontano, gli sorrido… ma, che fa? passa e, non solo non prende il foglio che gli porgo, ma… fa finta di non vedermi!!! Dopo un po’ la scena si ripete, quasi identica, con un altro conoscente… la cosa mi meraviglia… che si vergognino di prendere un volantino del FdG?
Comunque, come stabilito, la nostra “prima missione” ha termine in breve tempo e, senza aver dato tempo ai compagni di organizzarsi, ce ne ritorniamo a casa.
Ho saputo il giorno dopo di una conversazione avvenuta nel pomeriggio del primo maggio. Non posso riportare le frasi esatte, ma il tenore era questo: “Hai visto? Oggi i comunisti davano i volantini alla fiera” “ Sì, mai hai visto, c’era anche la Federica, sì, la figliola di Emilio!” “No, davvero? Anche lei?” “ Sì, io ho fatto finta di non vederla… chissà il su’ babbo!” “Sì, l’ho vista anch’io! Certo che dai figlioli…” “ Ma no, erano quelli del MSI, io l’ho letto il volantino…e vi dico che erano quelli del MSI!”
…e così ho riconquistato la stima dei conoscenti.
Federica