SALVINI ORA SI CREDE IL PAPA: SCRIVE AL CARDINALE SCOLA PERCHE’ PROVVEDA A CACCIARE UN PARROCO CHE HA SOLO DETTO LA VERITA’
IL CAPOCOMICO PADANO VUOLE LA TESTA DI DON ALBERTO VIGORELLI CHE HA DETTO: “CIO’ CHE SOSTIENE SALVINI E’ INCOMPATIBILE CON LA CHIESA”… BRAVO DON VIGORELLI, ORA PASSI A CACCIARE I MERCANTI DAL TEMPIO, NELLA FATTISPECIE A CALCI IN CULO
Matteo Salvini si sente Papa.
Ed eccolo allora a scrivere ai cardinali Scola e Stella per chiedere la rimozione di un parroco, colpevole di aver detto la verità , ovvero che ciò che sostiene il segretario della Lega è incompatibile con la Chiesa.
Il prete si chiama Don Alberto Vigorelli ed è parroco della Chiesa di Santo Stefano a Mariano Comense: oggi La Provincia di Como ha scritto che durante l’omelia Vigorelli ha detto: “O siete di Salvini o siete cristiani“, riferendosi all’accoglienza dei profughi.
“Cosa devo dire? — dice da parte sua il 76enne parroco a Repubblica — io ho solo commentato il vangelo, che dice ‘ero straniero e mi avete accolto’. Lo straniero accolto è Gesu accolto, lo straniero rifiutato è Gesù rifiutato: è scritto nel Vangelo, non è colpa mia. Sono tempestato di telefonate, continuano a distrarmi, non riesco — si lamenta scherzoso — a lavorare. Finora comunque l’unica reazione negativa è stata quella dell’ex sindaco Alessandro Turati, per il resto ho ricevuto un mucchio di messaggi di solidarietà ”.
Ma perchè ha sentito il bisogno di citare Salvini nella sua omelia?
“Qui c’è molto leghismo — spiega Don Alberto — anche se le ultime elezioni le ha vinte il Pd. Comunque non ho detto che essere leghisti significhi non essere dei cristiani, ma essere del parere di Salvini, personalmente conosco un mucchio di leghisti che non sono d’accordo con tutto ciò che dice Salvini. Posso votare un partito, ma non va preso come il Vangelo e Salvini non è il Vangelo”.
Nella sua lunga carriera, “sono stato criticato da tutti i partiti perchè — racconta il Don — sono fedele al Vangelo, che mette in crisi tutti, me compreso. In ogni persona che sceglie il Vangelo c’è sempre una verifica e un desiderio di conversione, io stesso ho 76 anni e sono pieno di peccati e orrori”.
Di qui “il mio messaggio: mettere in crisi prima me stesso e poi chi frequenta la mia parrocchia”.
Sul fronte dell’accoglienza, “a Mariano ci sono i soliti che dicono ‘cosa vengono a fare? sono delinquenti, terroristi’, ma generalmente la popolazione li accoglie, in parrocchia facciamo tanta attività organizzativa, forniamo cibo e vestiti e diamo alcuni appartamenti in uso temporaneo per le situazioni più disagiate. Il tutto è gestito dai volontari della Caritas e devo dire che nell’amministrazione precedente a quella attuale, che era leghista, c’era una persona bravissima ai servizi sociali, con cui abbiamo sempre collaborato benissimo”
Il bambino Salvini va a piangere dal preside
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha inviato una lettera ai Cardinali Angelo Scola e Beniamino Stella, rispettivamente Arcivescovo di Milano e Prefetto per la congregazione per il Clero per chiedere che “sia posto un argine alle intemperanze di don Vigorelli, sia attraverso una pubblica e chiara presa di distanze, sia allontanandolo dall’incarico di coadiutore parrocchiale a Mariano Comense, del quale ha così malamente abusato”.
“Mi aspetto — conclude la lettera — pubbliche scuse e prese di distanza, come è accaduto con altri episodi”.
Salvini che definisce l’episodio “vergognoso” e annuncia l’intenzione di andare fino in fondo alla vicenda, perchè “pur memori di un’altra, dimenticata opera di misericordia, ovvero: Sopportare pazientemente le persone moleste” “quando è troppo è troppo; quando non ci si arresta neppure davanti ai bambini, si è passato il segno”.
In effetti quando è troppo è troppo, quindi suggeriamo a don Vigorelli e ai fedeli non soggetti a Tso, di applicare la teoria cristiana di cacciare i mercanti dal tempio.
Nel caso di Salvini, cardinale Scola permettendo, anche a calci nel culo.
(da agenzie)
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